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Scongiurato il blocco delle auto euro 5: la Regione tratta col Governo

L’opposizione di molti sindaci ha contribuito a rimettere in discussione lo stop del 15 settembre.

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Scongiurato il blocco delle auto euro 5: la Regione tratta col Governo. L’opposizione di molti sindaci ha contribuito a rimettere in discussione lo stop del 15 settembre.

Scongiurato il blocco delle auto euro 5: la Regione tratta col Governo

La Regione Piemonte frena sul blocco delle auto diesel euro 5 che avrebbe dovuto scattare il 15 settembre in una settantina di comuni, Borgosesia e Valdilana compresi. A questo punto è quindi probabile che non venga bloccato nulla: l’obiettivo è infatti quello di rispettare le imposizioni eruopee senza prendere provvedimenti così drastici.

L’opposizione dei sindaci

Certamente a questo “ripensamento” della Regione hanno contribuito anche tutti quei sindaci che hanno annunciato di non voler firmare alcuna ordinanza di divieto. Tra questi ci sono anche quelli che guidano città capoluogo di Provincia: come il biellese Claudio Corradino, che ha espresso una posizione di netto rifiuto. Con lui (benché come lui della Lega), il sindaco di Novara Alessandro Canelli. Ma anche Silvia Marchionini di Verbania, esponente del Pd.

In zona erano nell’elenco anche Borgosesia e Valdilana. Il sindaco del capoluogo sesiano ha subito espresso molte perplessità, mentre Valdilana ha trovato una sorta di escamotage legato soprattutto alla mancanza di un vero centro e ai trasporti pubblici. Ma la sostanza è che non lo vuole applicare nessuno, anche per ragioni elettorali (il prossimo anno si vota per la Regione).
LEGGI ANCHE: Auto euro 5, il blocco potrebbe slittare di due anni

“Rivalutare il piano della qualità dell’aria”

E così ieri un comunicato della Regione ha annunciato il nuovo corso più morbido: «L’obiettivo – spiegano da Torino – è valutare l’aggiornamento del piano della qualità dell’aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco euro 5, alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni».

Ed ecco le dichiarazioni del presidente Alberto Cirio e dell’assessore all’ambiente Matteo Marnati: «Come è noto, la Regione Piemonte sul blocco degli euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea. Però, il governo italiano nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo e di procedere ad una analisi tecnica che prenda in considerazione l’impatto effettivo misure alternative al blocco dei veicoli diesel euro 5». Come il rinnovo della flotta dei bus, nonché le ristrutturazioni edilizie più “green” fatte col bonus del 110 per cento.

«Siamo al lavoro in silenzio da settimane ed apprezziamo la sensibilità del governo nazionale e dei ministri Pichetto, Salvini e Fitto che si sono fatti carico di lavorare ad una rapida soluzione», conclude Cirio. Intanto è stato avviato anche un confronto con le categorie produttive per vedere quali nuove misure mettere in campo.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    31 Agosto 2023 at 7:26

    A volte è necessario una azione eclatante per smuovere cose che altrimenti resterebbero dormienti nei meandri delle leggi e della burocrazia italiane.

    • silvio

      31 Agosto 2023 at 10:13

      Ma quale burocrazia italiana !? Gli approfondimenti annunciati non potevano farli prima senza creare allarmismi ?
      La verità è che l’anno prossimo si vota per la regione e questi “statisti”, accortisi di aver preso un granchio , per non perdere voti corrono ai ripari scaricando sull’Europa , prima , e su Roma dopo responsabilità tutte loro.

  2. Carmen

    31 Agosto 2023 at 9:47

    Finalmente hanno iniziato ad utilizzare il cervello

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