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Scontro fusione: si dimette il vice sindaco di Lenta 

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Scontro fusione: interviene l’ex consigliere comunale Giorgio Lazzarato.

Scontro fusione: parla l’ex consigliere di Gattinara

Dall’ex consigliere comunale di Gattinara, Giorgio Lazzarato, a proposito della fusione tra i due comuni vercellesi, riceviamo e pubblichiamo. «Ho seguito i consigli comunali di Lenta e Gattinara sul progetto di fusione tra i due Comuni, progetto che condivido nei suoi principi generali, ma che sicuramente merita tutto il tempo e la discussione necessaria».
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400 contrari

«Nel corso dei dibattiti è stato detto che i circa 400 lentesi che hanno firmato la petizione contro la fusione si sarebbero fatti raggirare dai promotori che li hanno indotti a firmare sulla base di falsità. Non penso che quelle 400 persone siano così sprovvedute, molto più probabilmente hanno una visione diversa e forse vogliono più tempo per valutare il progetto e sarebbe giusto concederlo».

Le dimissioni del vice sindaco

«Seguendo il consiglio comunale di Lenta, credo di aver capito che anche un membro della maggioranza (l’ex vicesindaco) non era favorevole e per questo è stato allontanato dalla giunta e in diretta gli viene richiesto di lasciare anche il consiglio comunale. Veramente incredibile. Al momento del voto in consiglio comunale di Gattinara ho notato che un consigliere di maggioranza ha votato contro la delibera di fusione, probabilmente anche in questo caso servirebbe più tempo. Sarà relegato nel tavolino dei cattivi anche lui, come l’ex assessore Cerri?».

Meglio progettare in grande

«Nell’ascolto dei dibattiti mi sembra di aver capito che il progetto con Lenta è nato tra gennaio e febbraio, dopo il “no” di Lozzolo. Insomma bisogna fare in fretta, avuto il “no” ad ovest, cerchiamo il “sì” a sud, questo sembra la sostanza del progetto gattinarese. Penso invece che si dovrebbe procedere con tutto il tempo del caso e avuta l’adesione di Lenta ritornare a Lozzolo a discutere e poi a Roasio e Rovasenda. Un progetto troppo piccolo potrebbe essere poco efficace, la storia della Comunità collinare insegna».

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