Seguici su

Attualità

Sculture in pietra sulle montagne triveresi: ecco chi le sta realizzando

Pubblicato

il

Nuove sculture in pietra per la montagna triverese. Gnomi e altri personaggi aspettano gli escursionisti.

Sculture in pietra sulle montagne triveresi

Sul sentiero G10A del Cai Valsessera che sala alla bocchetta Foscale da qualche giorno è apparsa una scultura raffigurante uno gnomo stilizzato. A posizionarla (e scolpirla) è Alessandro Bozzetto, di Pratrivero.

L’uomo, che ha 49 anni, ha la passione per la scultura, che pratica da mesi in forma amatoriale. Le sue sculture ormai si trovano in tanti punti strategici della montagna, meta di diversi escursionisti.

Un modo di valorizzare i sentieri

«Io osservo la pietra e da lì immagino cosa possa diventare – spiega Bozzetto –. Mi piace realizzare queste sculture utilizzando scalpello e flessibile senza snaturare la pietra, che solitamente è di fiume. La passione per la montagna mi ha poi portato a pensare di mettere questi sassi lavorati lungo i sentieri, così da essere visti dai passanti. È un mio modo per valorizzare il sentiero che i volontari tengono pulito e agibile».

La penultima delle sue opere è un cuore in pietra di fiume che è stato trasportato e quindi posizionato lungo il sentiero dei Narcisi nell’Oasi Zegna, in un punto che domina la pianura.

La sua opera più recente

Proprio negli scorsi giorni, Bozzetto ha ultimato il suo gnomo di pietra, guardiano del sentiero, in attesa del passaggio degli escursionisti. Il suo sguardo sembra incitarli alla salita accompagnandoli lungo il tragitto.

In tutto sono una quindicina i suoi lavori sparsi sui tracciati montani. La curiosità di questo suo hobby è che le sue opere, che pesano diversi kg, vengono solitamente trasportate di peso in cima a vette o a passaggi.

Lo gnomo in pietra pesava oltre 40 kg e ha raggiunto il Monticchio, sempre nell’Oasi Zegna.

Opere fatte con il cuore

«Essendo una pietra – conclude Bozzetto – si integra bene con l’ambiente circostante. Non voglio stravolgere nulla, ma solo dare un segno del mio passaggio. Ho fatto altri lavori che sono stati messi verso l’alpe Farina in Valsessera, lungo il sentiero che sale alla Ciotta, in diversi punti dell’Oasi Zegna, nel rifugio Monte Barone. E le pietre sono diventate lumache, gnomi, cuori o altri soggetti stilizzati».

«Vedo un luogo che mi ispira, lavoro alla scultura e poi ripasso per posizionare la scultura. La fatica per il trasporto non manca, ma viene ripagata dalla soddisfazione di lasciare lì il mio lavoro. Ho altri progetti in mente che spero di riuscire a concretizzare. Non sono uno scultore di professione, ma quello che creo è fatto col cuore».

LEGGI NOTIZIA OGGI DA CASA: IL TUO GIORNALE COMPLETO IN VERSIONE DIGITALE

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *