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Scuola riaperta ma non per tutti: le superiori “a distanza” fino al 18 gennaio

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Scuola riaperta

Scuola riaperta “a metà”: tornano in classe elementari e medie, mentre i ragazzi delle superiori dovranno attendere ancora.

Scuola riaperta

Oggi hanno riaperto le scuole, ma non per tutti gli studenti italiani. In Piemonte infatti tornano sui banchi gli alunni delle elementari e delle medie (quelli di seconda e terza mancavano dalla fine di novembre), mentre quelli delle superiori dovranno aspettare ancora un po’. Per questi ultimi, infatti, il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha stabilito la didattica a distanza al 100 per cento fino al 16 gennaio (ad eccezione degli studenti con esigenze speciali e delle attività di laboratorio) e lezioni in presenza a partire dal 18 gennaio compatibilmente con l’andamento dell’epidemia. Il rientro in classe dei ragazzi delle superiori, va ricordato, sarà inizialmente al 50 per cento e non saranno previsti, per ragioni organizzative, doppi turni di ingresso.

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Le regioni

Una scelta che va contro a quella del Governo, che qualche giorno prima aveva stabilito il rientro in classe anche dei “grandi” già da lunedì 11. Ma anche altri governatori hanno deciso di sconfessare Conte, fissando date diverse. «In queste settimane – ha spiegato Cirio – è stato definito un piano di organizzazione dei trasporti operativo per garantire il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori sia al 75 per cento che al 50 per cento. Il Piemonte è pronto a partire, ma l’attuale quadro epidemiologico ci impone prudenza, perché la curva del contagio in crescita in molti Paesi europei e in altre regioni italiane ci mette concretamente di fronte al rischio di una terza ondata che dobbiamo fare in modo di contenere. Dobbiamo dare sicurezza e certezza alle famiglie e al mondo della scuola, perché non avrebbe senso aprire per poi richiudere dopo qualche giorno».

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