Serravalle abbraccia il diacono Emilio Forte: 40 anni di impegno

Serravalle abbraccia il diacono Emilio Forte: 40 anni di impegno.   «Non mi sarei mai immaginato una festa di questo genere, mi sono commosso e davvero non ho parole per le emozioni che ho vissuto». L’abbraccio che la comunità di Serravalle ha dato l’altro giorno a Emilio Forte, diacono da 40 anni, è stato davvero grande.

Serravalle abbraccia il diacono

Durante la messa delle 18 in chiesa parrocchiale i fedeli hanno voluto festeggiare insieme all’uomo il suo importante traguardo. Il sindaco Massimo Basso e il vice Guido Bondonno hanno consegnato una targa a nome del paese, la comunità ha realizzato un riconoscimento a forma di “libro” con una immagine di San Giovanni Battista e una busta con una donazione economica, e la corale ha dedicato un canto speciale a Forte. «Il contributo che ho ricevuto ho pensato di donarlo al santuario di Sant’Euseo, alla corale, alla Caritas e all’oratorio – evidenzia –. Sono ancora molto commosso per la generosità di tutti».
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Un bel punto di riferimento

Emilio è sempre stato un punto di riferimento per il paese. Come diacono ha dato aiuto in tutti questi anni al diversi sacerdoti che si sono succeduti ma non solo. Si è preoccupato di tenere aperto l’oratorio, di impartire il catechismo ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado e di essere il responsabile del gruppo Scout che tempo fa era presente a Serravalle. Parole d’affetto e di riconoscenza sono arrivate dal parroco, don Ambrogio Asei Dantoni, dai rappresentanti dell’amministrazione comunale. «Anche mia moglie ha preso parte a questo momento per me importantissimo e ringrazio anche lei che mi è sempre stata vicino – precisa Forte -.Spero di aver ringraziato tutti, ma non sono certo. Se così non fosse, anche attraverso queste righe del giornale rivolgo il mio più sentito grazie a tutti».

“Grazie a tutti”

Per Forte è stata una bella sorpresa che rimarrà per sempre nel suo cuore. «Io non desideravo festeggiare la ricorrenza – conclude il festeggiato -, a parte un momento di raccoglimento. La comunità mi ha sorpreso benevolmente, donandomi emozioni uniche».

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