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«Serve la diga in Valsessera per risolvere la siccità»

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Il rifacimento dell’invaso sul Sessera è una delle soluzioni proposte dal Cia Piemonte

Il rifacimento dell’invaso sul Sessera è una delle soluzioni proposte dal Cia Piemonte (Confederazione italiana agricoltori) per contrastare la siccità sul territorio. «Complice un autunno anomalo, con temperature di due gradi superiori alla media e la pioggia che non cade da oltre due mesi, l’acqua incomincia a scarseggiare e la parola “siccità” inizia a sentirsi sempre più spesso. E non é un’esagerazione – spiegano dal Cia Piemonte -. Nei 31 principali invasi del Piemonte mancano quasi 20 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla media. E il fiume Po ha più che dimezzato la sua portata. Secondo le proiezioni, ci sono buone probabilità che la fase anticiclonica-siccitosa persista almeno fin dopo Natale». La situazione al momento non allarma, se non localmente, solo perché le campagne sono a riposo, ma la perdurante assenza di precipitazioni anche nevose è preoccupante in prospettiva, perché non si stanno ricaricando le falde e si stanno abbassando i livelli dei bacini idrici.

E in tema di soluzioni la nota stampa spiega: «Cinque i progetti considerati strategici di cui in Piemonte si discute da tempo; ma che sono ancora fermi: il rifacimento dell’invaso sul torrente Sessera (provincia di Biella) in sostituzione dell’esistente, gli invasi in prossimità dei torrenti Moiola e Maira-Stroppo, entrambi nel Cuneese; la diga di Combanera, già progettata ma rimasta sulla carta. Non ultimo, il bacino sul torrente Molare, nell’Alessandrino: in questo caso non si tratta di costruire un invaso nuovo ma di rimettere in funzione quello costruito nel 1955 e poi interrato».

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