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Sindaco Gattinara resta positivo ma è libero dalla quarantena

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Sindaco Gattinara

Sindaco Gattinara ancora positivo al Covid: ma dopo i 21 giorni, di cui gli ultimi sette senza sintomi, l’isolamento termina, per via della carica virale bassa.

Sindaco Gattinara positivo

La quarantena del sindaco di Gattinara, Daniele Baglione, giunge alla fine. Il primo cittadino è ancora positivo: neppure il terzo tampone, effettuato nella giornata di venerdì all’ospedale di Borgosesia, è servito a “liberare” Baglione dal suo isolamento. Ma termina oggi, dato che sono trascorsi i 21 giorni da quando ne è stata dichiarata la positività. Le procedure, infatti, dicono che trascorsi 21 giorni dal primo tampone positivo può terminare l’isolamento, a patto che nei sette giorni precedenti non si siano presentati sintomi riconducibili al Covid, in quanto, anche se il tampone fornisce ancora esito positivo, la carica virale residua è talmente bassa da non essere contagiosa per le altre persone che si incontreranno. Baglione nelle scorse settimane aveva presentato sintomi influenzali, seguiti dalla perdita del gusto e dell’olfatto, soltanto nei primi giorni. Ma pochi giorni dopo ha subito ripreso a lavorare in buone condizioni di salute.

Il sistema

Per il sindaco è stata l’occasione di valutare dall’interno una procedura che purtroppo ogni giorno coinvolge decine di migliaia di persone in tutto il Piemonte e in tutta Italia. «Dal punto di vista sanitario – spiega Baglione – la macchina funziona, ovvero il personale che ti fa il tampone è estremamente cordiale e professionale. Il problema inizia con la parte amministrativa, perché il personale è sotto organico». Subito dopo aver accertato la positività, infatti, si viene contattati dall’Asl per un’intervista per risalire a eventuali contatti che potrebbero essere stati potenzialmente contagiati. In qualsiasi caso, l’esito del tampone deve essere registrato in una banca dati. «Io ogni giorno consulto la banca dati del Sisp – dice Baglione – e la mia positività è stata registrata con tre, quattro giorni di ritardo. La mia intervista telefonica è durata un quarto d’ora, il tempo medio. Ma immaginiamo un’intervista da un quarto d’ora per ogni nuovo contagiato. I tempi ovviamente si allungano se parliamo di una persona anziana, dato che bisogna fornire una serie di dati, dal cellulare, e molti anziani non ce l’hanno o non lo usano, fino ai contatti avuti nei giorni precedenti».

Il ritardo

Il risultato, quindi, è che la banca dati del Sisp fornisce una fotografia in ritardo di qualche giorno sull’effettiva situazione dei contagi di un territorio. «Ora la situazione sta migliorando – dice Baglione – perché i contagi stanno diminuendo e ormai il sistema è sempre più rodato, ma proprio la presenza di poco personale fa sì che la reale situazione emerga solo con qualche giorno di ritardo».

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