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Tavolate aperte in zona bianca, al chiuso massimo sei persone
Tavolate aperte in zona bianca, al chiuso massimo sei persone. Avrebbe trovato l’assenso del Governo la proposta dellaConferenza delle Regioni e delle Province Autonome di far decadere i limiti all’aperto per le attività di ristorazione in zona bianca e di estendere il tetto massimo al chiuso a 6 persone.
Tavolate aperte in zona bianca
Il presidente Massimiliano Fedriga ha inoltre proposto di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche nelle zone gialle. Ora si attende l’ufficialità attraverso l’ordinanza ministeriale. Al ristorante 6 persone al massimo al tavolo al chiuso
Come riporta Prima Novara un limite di sei persone per ciascun tavolo al chiuso. Intorno a questa proposta – nel caso dovesse positivamente essere recepita dall’Esecutivo – il ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbe emanare oggi, 4 giugno 2021, un’ordinanza per definire le regole per la ristorazione.
Zona bianca
Diverso il discorso per la zona bianca: l’ufficio legislativo del ministero per gli Affari regionali ha precisato che in quella casistica la restrizione dovrebbe intendersi superata. Positiva la situazione del Piemonte, dove l’Rt regionale è sceso ancora; come annunciato nei giorni scorsi dal governatore Alberto Cirio, la zona bianca potrebbe scattare dal 14 giugno.
Mascherina
In linea teorica, quindi, la mascherina andrebbe indossata solo quando non si è seduti, ma può essere tolta al tavolo anche se non si sta mangiando o bevendo. Rimane invece la misura che impone di mantenere i tavoli distanziati. Secondo le regole stabilite per le riaperture delle attività di ristorazione, i gestori dei locali devono inoltre adottare regole per fare in modo che non si creino assembramenti fuori dai locali e per far mantenere il rispetto del distanziamento sociale tra persone che non fanno parte dello stesso gruppo. Sui menu le regole non cambiano: devono essere consultabili con Qr code o in una qualche modalità digitale oppure devono essere stampati su carta plastificata in modo da poter essere disinfettati dopo l’uso.
Gli scienziati avevano sottolineato che per la ristorazione occorre “definire il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita”.
Raccomandato inoltre l’accesso preferenziale tramite prenotazione e al mantenimento dell’elenco dei clienti per almeno 14 giorni. Si invita, laddove possibile, a privilegiare l’utilizzo di spazi esterni. Un’altra raccomandazione inoltre è quella di “rendere disponibili e obbligatori prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale”. I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti sia al chiuso che all’esterno.
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