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Trivero, filiera di mele e castagne nell’ex istituto alberghiero

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vandali all'alberghiero

Sono cinque le proposte arrivate da parte di imprese e associazioni intenzionate a dare un futuro agli stabili

Da settembre l’istituto alberghiero “Zegna” di Caulera, a Trivero, chiuderà i battenti. Per non abbandonarlo a sè stesso c’è chi punta ad avviare una filiera del miele, chi invece a una produzione legata al castagno. E altre due società hanno proposto un progetto legato all’avviamento professionale. Il Comune di Trivero aveva aperto un bando, e sono state cinque le proposte arrivate da parte di imprese private e associazioni intenzionate a dare un futuro agli stabili. A disposizione non ci sono soltanto i muri, ma anche gli arredi che rimarranno a disposizione come le cucine e le sale.

«La risposta c’è stata – conferma l’assessore Gianluca Bassetto -. In un caso è stata proposta l’idea di avviare una sorta di scuola per l’avviamento professionale legata al territorio, ma c’è anche chi ha presentato un progetto legato alla filiera della castagna e uno relativo al miele». Per ora si tratta di idee sulla carta che vanno poi trasformate. Da settembre ovviamente il discorso diventerà più concreto, fino ad allora infatti i locali saranno occupati dagli studenti che con il nuovo anno scolastico si trasferiranno al “Motta”  di Mosso, dove si stanno realizzando i nuovi locali con aule e cucine tutte nuove. Ma il Comune di Trivero sta pensando anche a come ristrutturare l’immobile di Caulera.

«Abbiamo in mano un progetto per la riqualificazione dell’alberghiero – riprende Bassetto -. Per poter comunque far decollare le idee proposte servono alcuni lavori interni. Nel frattempo, a fronte delle richieste presentate dai diversi soggetti, stiamo iniziando a ipotizzare una suddivisione degli spazi che potranno essere messi a disposizione delle altre realtà». L’obiettivo è quello di non far morire una struttura che da decenni è un punto di riferimento della Panoramica Zegna prima come albergo e poi come scuola alberghiera.

Per il restyling generale dell’istituto alberghiero servono almeno 535mila euro. Si parla di lavori di impermeabilizzazione, ossia di revisione del sistema di raccolta dell’acqua; occorre poi procedere col risanamento di solai e murature, la messa in sicurezza di cornicioni e facciate, la sistemazione dell’impianto di riscaldamento e di quello elettrico. Tutti lavori che se fossero stati programmati nel tempo avrebbero di certo permesso di avere un edificio più funzionale evitando magari un trasferimento della scuola. Proprio per questo Trivero ha chiesto un aiuto alla Provincia di Biella.

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