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Trivero, perplessità sull’assegnazione dei contributi comunali

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Ammontano a 42mila euro i contributi distribuiti, nel corso dell’ultimo anno, alle associazioni del triverese. Una somma considerevole ma che, come spesso accade, non soddisfa le necessità di tutti.

Ammontano a 42mila euro i contributi distribuiti, nel corso dell’ultimo anno, alle associazioni del triverese. Una somma considerevole ma che, come spesso accade, non soddisfa le necessità di tutti. In casa Sartori, ad esempio, lo sport è una passione che si tramanda da padre in figlio: Franco è impegnato da anni con l’Atletica Trivero 2001, mentre il figlio Silvano dopo il podismo ha scoperto l’attività subacquea fondando anche l’associazione Trivero Sub. E se il sodalizio dell’Atletica ha portato a casa 400 euro, i sub sono invece rimasti a bocca asciutta.

“Nulla da criticare sui contributi dati alle associazioni che operano in ambito sociale e sanitario – dice Silvano Sartori -: giusto premiare l’impegno di tanti volontari. Ma guardando le cifre elargite ai gruppi sportivi rimane un po’ di amaro in bocca”.

Il sodalizio Trivero sub, costituito da qualche anno, organizza corsi in piscina a Trivero e sostiene le spese di affitto dell’intera vasca oltre a quelle relative ai materiali. “Abbiamo voluto promuovere questo progetto perché sul territorio abbiamo una piscina che in tanti ci invidiano – spiega -. Avevamo presentato regolare domanda di contributo, partecipando anche alle riunioni organizzate dall’amministrazione comunale, ma non ci è stato riconosciuto nulla”

Per l’Atletica Trivero 2001, seguita da Franco Sartori, il contributo è sempre stato di poche centinaia di euro. “Ringraziamo il Comune, ma vedere che altri sodalizi hanno entrate di proporzioni diverse non incoraggia”.

Il gruppo da anni propone la San Silvestro, uno dei pochi appuntamenti agonistici e podistici del triverese. ” La corsa – precisa Sartori – richiama fior di concorrenti e non si mette in piedi con poche centinaia di euro. Servono cifre importanti che vengono coperte dagli sponsor. Non dimentichiamo che la corsa è una vetrina per il paese e un’occasione per far lavorare le piccole attività di Lora e del Centro Zegna. Se solo si riuscisse ad avere qualche appoggio in più sarebbe più semplice promuoverlo”.

 

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