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Trivero ricorda Mario Robino, scout e animatore dal cuore d’oro
Per chi lo ha conosciuto era “una guida in fatto di allegria”. Figura importante anche per la parrocchia di Matrice a Valdilana.
Trivero ricorda Mario Robino, scout e animatore dal cuore d’oro. L’uomo è mancato l’altro giorno all’età di 84 anni.
Trivero ricorda il grande volontario
«Mario – dice don Gianni Pedrolini, parroco dell’unità parrocchiale di San Bernardo – era un uomo dal cuore buono. Era presente nell’oratorio, dove ha fatto tanto per i ragazzi. Era un tuttofare e gli piaceva stare in compagnia. Era una persona originale e spiritosa e gli piaceva cantare. Lascia un bel ricordo in chi lo ha conosciuto».
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Sui social i responsabili dell’oratorio di Matrice, a cui era molto legato, scrivono di lui: «Grazie per tutto, mitico Mario. Ci mancherai. Ti sei messo tante volte in gioco con noi e per noi. Eri cuoco, animatore, attore e tuttofare e ci mancherai».
Parole d’affetto vengono anche dal gruppo Agesci di cui ha fatto parte per decenni.
Una presenza importante
«Mario – spiega Anna Sauda – era una presenza importante. E’ entrato negli scout già da adulto, nei primi anni Novanta. Ha iniziato con l’impegno di aiutare in cucina nei campi dei lupetti fino a scegliere di aderire ai valori della promessa scout, portando il suo servizio come capobranco, capogruppo, animatore della Comunità capi. Ha continuato ad aiutare il gruppo anche dopo aver smesso l’uniforme scout, fino a che la salute glielo ha permesso. Ha sempre trasmesso allegria, amore per la vita, per la natura e per Dio. Oltre alla grande testimonianza di amore per la sua famiglia. Anche quando non ha più fatto parte della comunità capi ha sempre sostenuto gli scout. Era allegro e se gli chiedevi: “Come va Mario?” rispondeva con il sorriso: ”Non vuol saperne di andare male”. Lui era così ironico, giocoso e legato ai ragazzi. Un uomo che lascia un grande ricordo».
Ivano Malpangotti, che è stato anche lui un membro degli scout aggiunge: «Con Mario abbiamo condiviso anni di servizio negli scout, anche in parrocchia insieme abbiamo proposto attività e momenti di aggregazione, con lui era facile stare, sempre sorridente con quel suo aspetto buffo e i modi scherzosi. Abbiamo vissuto momenti di preghiera e di approfondimento della fede. anche se con leggerezza si cercava di vivere con intensità e profonda amicizia quello in cui credevamo. La cosa che mi ha colpito di più di Mario è la capacità di accogliere con un sorriso anche i momenti più bui della vita, e ne ha avuti molti, sdrammatizzando ma vivendo pienamente ogni istante. Ricordo ancora il suo impegno nell’essere di aiuto verso le molte situazioni che incontrava e l’amore per la sua grande famiglia».
L’addio
L’uomo lascia nel dolore i figli Barbara con Giovanni, Fabio con Barbara, Simone con Tiziana e i nipoti Luca con Beatrice, Marco, Nicol, Anna, tutti e parenti e chi gli ha voluto bene. L’uomo, dopo la funzione religiosa, è stato accompagnato nella tomba di famiglia del cimitero di Pianceri Alto a Pray.
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