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Turismo verde ad Alagna: ecco la vacanza a impatto zero

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dissesto idrogeologico

Turismo verde ad Alagna: Comune, Università di Torino, Regione, Monterosa 2000 e Confindustria insieme per un modello di vacanza a impatto zero.

Turismo verde ad Alagna: ecco la vacanza a impatto zero

Il progetto «Alagna walser green paradise» si dà tempo due anni per entrare a regime e proporre un modello virtuoso di turismo montano ecosostenibile. L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa online che ha visto la presenza di tutti i partner del progetto.

I soggetti coinvolti

Protagonisti il Comune nella persona del sindaco Roberto Veggi, la Regione con il vice presidente e assessore regionale alla montagna Fabio Carosso, l’Università di Torino con la presenza del responsabile scientifico del piano Riccardo Beltramo, poi Luciano Zanetta presidente di Monterosa 2000 e Gianni Filippa di Confindustria Novara Vercelli Valsesia.

Passo dopo passo

Sarà un progetto che proseguirà un passo alla volta. Tramite un questionario da distribuire alle strutture ricettive si cercherà di andare a conoscere meglio il territorio ma anche le criticità. «Il progetto è nelle fasi iniziali – ha spiegato il professor Beltramo – e impegna nello studio ricercatori e borsisti. Una volta raccolti i dati attraverso coloro che vivono il territorio sarà definita una offerta smart e green da proporre sul territorio».

L’idea originale del progetto è del sindaco Veggi con il docente universitario Riccardo Beltramo. Tutto parte dal 1997 quando l’attività dell’università iniziò proprio dalla Capanna Margherita: nel 2002 è stato il rifugio Cai a ottenere la certificazione ambientale ISO 14001.

Tante novità

Un primo passo è già stato fatto ed è il progetto “plastic free” a cui Alagna ha aderito. Si punterà a una riduzione dei rifiuti. Ci sono poi interessanti progetti anche relativi al riscaldamento e alla depurazione dell’acqua.

Sarà portata avanti anche una politica di educazione ambientale nelle scuole, oltre che prevedere un turismo green legato all’utilizzo delle e-bike e a postazioni di ricariche elettriche, già installate. In una trasformazione del paese sempre più green si inserisce anche il progetto della telemedicina che potrebbe decollare anche grazie al nuovo mini-ospedale.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Marta Sasso

    17 Febbraio 2021 at 22:45

    Il progetto Plastic free è uscito sui giornali e ha tappezzato la valle di striscioni per poi arenarsi quando dovevano partecipare le scuole. Tutto tace. Maestra Marta Sasso

    • David

      18 Febbraio 2021 at 12:39

      ….striscioni magari in materiale plastico ?

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