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Tutti assolti per il caso Maggiora Park: parla il sindaco
“Maggiora Park,” il processo chiuso con l’assoluzione di tutti: «Resa piena giustizia a Giuseppe Fasola e al tecnico Walter Curti».
Tutti assolti per il caso Maggiora Park: parla il sindaco
Si è concluso con l’assoluzione piena di tutti gli imputati il processo sui presunti abusi d’ufficio nel progetto di riqualificazione dell’impianto del “Maggiora park”.
«La sentenza rende piena giustizia al mio predecessore, Giuseppe Fasola (scomparso alla fine del 2018, ndr.) e al tecnico Walter Curti – afferma il sindaco Roberto Balzano -. Agli occhi di tutte le persone deve essere fatta conoscere a tutti con la stessa veemenza con cui erano state propagandate le accuse di allora».
Fasola era stato fervente sostenitore della rinascita della pista da motocross, di cui aveva intuito le potenzialità per il suo paese; era stato coinvolto nella vicenda giudiziaria proprio per l’impegno profuso nel progetto. Balzano sottolinea l’importanza della sentenza, sia per riabilitare la memoria di Fasola, sia il tecnico comunale Walter Curti, che ha vissuto i duri anni del processo.
«Ho seguito la vicenda – dice Balzano – ed ero assolutamente convinto della buona fede degli amministratori comunali. Le accuse rivolte a Fasola, di aver cercato scorciatoie per accelerare gli atti necessari all’apertura dell’impianto non avevano fondamento. Da appassionato qual era del proprio paese, aveva cercato unicamente di far tornare ai vecchi fasti la pista di motocross, che considerava la più bella del mondo. Un progetto che riqualificava un’area che era diventata terreno per cinghiali, serpenti e vegetazione incolta, con relative segnalazioni da parte degli abitanti. Per questo, con i titolari della Shava, aveva fatto di tutto per portarlo a termine, senza aggirare la legge ma, semmai, informandosi assiduamente sulle procedure da seguire senza perdersi nei meandri della burocrazia. Alcune persone non hanno gradito questo suo prodigarsi – aggiunge – e dopo la riapertura del parco sono iniziati gli esposti».
Al sequestro della pista sono seguiti quattro anni di chiusura.
A Maggiora 70mila persone
«Alla fine di tutto, però, il nostro piccolo Comune torna ad avere la risonanza mondiale dovuta a questa pista. Un sindaco non può rinunciare a una simile opportunità, che porta indotto e vantaggi economici. Nel 2016, quando si corse il Gran premio delle Nazioni, giunsero a Maggiora 70.000 persone in tre giorni, che portarono introiti nel paese e in tutta la zona fino al lago».
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