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Un cero per i defunti sul Tovo: a Borgosesia una tradizione iniziata nel 1964
Un cero per i defunti sul Tovo: a Borgosesia una tradizione iniziata nel 1964. La manifestazione si è tenuta nei giorni scorsi.
Un cero da dedicare ai morti in montagna
Sono saliti anche quest’anno in tanti sul monte Tovo per assistere alla messa in ricordo dei caduti in montagna. E al termine della celebrazione don Ezio Caretti, l’ex parroco di Borgosesia, cappellano dell’altare di roccia del Tovo, ha benedetto i ceri. I lumi saranno portati alle salme dei defunti nei prossimi giorni.
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La cerimonia sul Tovo si tramanda dal 1964, anno in cui il Cai Varallo e le sottosezioni di Borgosesia, Grignasco, Romagnano, Ghemme, Alagna, Scopello e gruppo Camosci, idearono un momento di preghiera rivolto a quanti avevano perso la vita sui monti da celebrarsi sull’altare realizzato con le pietre di una trentina di vette italiane. E così è avvenuto anche l’altra mattina.
Momento toccante
La messa officiata da don Caretti, affiancato dai due fabbricieri dell’altare di roccia, Bruno Epis e Michelino Bertoncini, è stata accompagnata dai canti del Coro Varade del Cai Varallo. Per il sacerdote è stato un piacevole ritorno a Borgosesia, parrocchia che ha lasciato poco più di un anno fa dopo averla guidata per trent’anni: al momento del commiato dai parrocchiani aveva assicurato che avrebbe mantenuto l’incarico di cappellano dell’altare del Tovo a consolidare il legame con i monti valsesiani. La giornata del ricordo è proseguita con il pranzo al rifugio “Cà Mea – Gilodi”.
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