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Vaccino Astrazeneca bloccato in tutta Italia dopo la morte dell’insegnante

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Vaccino Astrazeneca bloccato in tutta Italia dopo la morte dell’insegnante. Il caso del biellese Sandro Tognatti ha fatto scattare l’allarme a livello nazionale.

Vaccino Astrazeneca bloccato in tutta Italia dopo la morte dell’insegnante

La Regione ne aveva già sospeso l’utilizzo, oggi l’Agenzia nazionale del farmaco ha bloccato in via precauzionale l’utilizzo in tutta Italia del vaccino Astrazeneca. Uno stop arrivato a seguito della morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto di 57 anni di Cossato, insegnante al conservatorio di Novara e membro dell’orchestra Rai di Torino, che è morto ieri, domenica 14 marzo, per un malore il giorno dopo aver ricevuto la dose.

La moglie è intervenuta sostenendo che comunque la fiducia nel vaccino non deve essere intaccata. Ma l’Aifa ha invece preferito usare prudenza, fermando in attesa di accertamenti le somministrazione di AstraZeneca in tutta Italia.

Il Piemonte: eravamo stati previdenti

«La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ieri ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che nella nostra Regione la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24, pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio, perché la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia»: lo sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

Nelle scorse ore i NAS avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che ieri era stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale.

«Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai – continuano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità».

 

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