Attualità
Valdilana festeggia nonna Marsina che compie 101 anni
Valdilana festeggia Marsina Guizzardi: alla vigilia di Natale ha tagliato il traguardo dei 101 anni.
Valdilana festeggia Marsina
Compirà 101 anni domani, la vigilia di Natale, Marsina Guizzardi: e sarà festa a Valdilana. Nonna Marsina è nata a Valle Mosso il lontano 24 dicembre 1920 dalla mamma Pierina Cartotto e dal papà Miro Cleto. La signora Marsina si ricorda bene la sua infanzia: «I ricordi sono tanti, le comodità che abbiamo al giorno d’oggi non c’erano. Vivevamo in frazione Violetto. Per andare a scuola, io e mio fratello Ezio tutti i giorni andavamo a piedi fino al centro di Valle Mosso. Era un bel pezzo di strada che facevamo sempre, anche sotto la neve, le automobili non c’erano, come nemmeno la televisione. Si viveva in famiglia, il mondo era tutto concentrato li, tra casa e lavoro. Io mi fermai alla quinta elementare, mentre mio fratello Ezio studiò fino a diventare Perito tessile».
Il lavoro
Da giovanissima iniziò a lavorare in fabbrica: «Nella mia sfera famigliare si stava bene, non ci mancava nulla. Iniziai a lavorare subito dopo la scuola. Fui assunta al Lanificio Reda. In quella ditta trascorsi tutta la vita».
Quali sono i regali che ricorda? «Mio papà comperava un panettone della Galup da 7 etti e mezzo. Pensi che lo mangiavamo durante le feste e una fetta la mettevamo via per essere consumata a San Biagio, il protettore della gola che si festeggia il 3 di febbraio. Il mio regalo era questo».
La famiglia
A 25 anni poi Marsina si sposò con Ernesto Savina. «Era un uomo stupendo. Ricordo il giorno del nostro matrimonio – ricorda ancora -. Per tradizione scegliemmo di pronunciare il nostro “si” nella cappelletta della Casa di riposo Emilio Reda. Iniziammo insieme un bellissimo percorso. Dopo pochi mesi nacque la nostra unica figlia Nella». La coppia tentò anche l’avventura in Argentina: «Ernesto lavorava alla Botto Giuseppe, poi nel 1948 venne a sapere che in Argentina cercavano operai tessili specializzati. Era il momento del boom economico. A quel punto decidette di trasferirsi. Dopo due anni io e la bambina lo raggiungemmo. Ricordo come fosse oggi quel viaggio in nave. Era interminabile, durò un mese, da Genova a Buenos Aires. Quell’esperienza lavorativa non andò come pensavamo, difatti, dopo un anno tornammo a casa tutti e tre. Per fortuna la ditta Reda e Botto ci ripresero nuovamente a lavorare».
L’alluvione di Valle Mosso
Altro ricordo vivo è quello legato all’alluvione del 1968 che distrusse il paese di Valle mosso, Marsina con la sua famiglia era lì in quei giorni terribili. «Pioveva da giorni, ricordo che tutto d’un tratto una grande frana venne giù proprio dietro alla nostra casa. Un mare di terra. Siamo saliti in soffitta a prendere coperte da mettere davanti alla porta per non fare entrare il terriccio, nel mentre venne a mancare la corrente. Poi da ora in ora le notizie drammatiche si rincorrevano fino a quella più brutta: mio marito perse la mamma Teresa Maglione ed il fratello Nello. Per vedere la nostra valle rinascere ci vollero molti anni».
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