Attualità
Valdilana sul piano scuole resta un abisso tra giunta e comitato
Valdilana sul piano scuole giunta comunale e comitato civico rimangono ognuno sulle proprie posizioni.
Valdilana sul piano scuole resta un abisso tra giunta e comitato
Tutti d’accordo nel mantenere la scuola superiore a Valle Mosso. Ma non sul trasloco a Mosso della primaria e della media. Sui questo, tra giunta comunale di Valdilana e delegazione “A ciascuno la propria scuola” è muro contro muro.
Contro lo spopolamento di Valdilana
E l’incontro di giovedì 25 febbraio tra amministratori e il gruppo di genitori e rappresentanti del paese non ha di certo avvicinato le parti. Anzi. «Abbiamo sottolineato le motivazioni che ci spingono a mantenere il polo scolastico a Valle Mosso – osserva il pro sindaco Gaetano Milesi -. Lo spopolamento si ferma anche e soprattutto sostenendo i servizi essenziali nei luoghi più a valle di Valdilana e non viceversa».
Alto il numero di iscritti
Inoltre il polo di Valle Mosso comprende tutti i gradi scolastici, dall’asilo nido alle scuole medie inferiori. Ed è un contesto dotato di palestra, spazi esterni, aule tematiche e molto altro. E soprattutto non ha problemi di carenza di alunni e Valle Mosso. Osserva Milesi: «Ha la percentuale più alta di natalità tra tutte e quattro le municipalità».
Perché vendere alla Provincia?
Perplessità poi sullo scambio di strutture tra Comune e Provincia: «Faccio notare che la vendita dello stabile alla Provincia precluderebbe per sempre la possibilità di riportare le scuole dell’obbligo a Valle Mosso. Al contrario lo stabile “Pietro Sella” di Mosso non possiede alcuna caratteristica da renderlo idoneo ad una scuola dell’obbligo, sia per posizione che per spazi interni ed esterni. E non serve essere architetti per dirlo».
La delegazione di cittadini e genitori ha anche ipotizzato altre possibili strade: «Abbiamo chiesto al sindaco la disponibilità a considerare altre proposte di spazi o fabbricati dove ubicare il nuovo liceo a patto che venga accantonata l’idea dello smantellamento della scuola dell’obbligo nella municipalità di Valle Mosso – riprende Milesi -. Ma la giunta ha invece affermato la completa indisponibilità a sospendere la decisione di cedere alla Provincia lo stabile del plesso scolastico».
Nessun compromesso
L’incontro si è quindi concluso con un nulla di fatto. «Come delegazione di cittadini – conclude Milesi – ci riserviamo di intraprendere ogni possibile altra iniziativa per continuare a cercare una soluzione alternativa allo spostamento della scuola dell’obbligo dalla municipalità di Valle Mosso a quella di Mosso».
Anche l’incontro pubblico chiesto per il 13 marzo è a rischio, visto che il Piemonte si trova in zona arancione, e vista la situazione anche alla giunta non sembra il caso di replicare a porte aperte le stesse identiche posizioni espresse in questi primi incontri.
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