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Valduggia asilo Zuccaro alza bandiera bianca: si chiude
Valduggia asilo Zuccaro alza bandiera bianca: si chiude. La carenza di iscrizioni e la necessità di dover impegnare risorse per attivare le disposizioni per le misure anti-contagio Covid-19, impongono la scuola materna “Mario e Marta Rasario” della frazione di Valduggia a sospendere il servizio. Una decisione sofferta ma inevitabile.
Valduggia asilo Zuccaro alza bandiera bianca: si chiude
Sono nove i bambini che hanno concluso l’ultimo anno alla scuola dell’infanzia. A settembre il loro numero sarebbe sceso della metà: quattro alunni inizieranno infatti la scuola primaria. A bilanciare il numero di studenti in uscita non ci sono però state nuove iscrizioni: con soli cinque bambini la scuola è costretta a chiudere non riuscendo a sostenere i costi: «Non pensavamo sarebbe accaduto – è il commento dei membri del consiglio di amministrazione che gestisce l’asilo -: per un’ottantina di anni è stato un punto di riferimento per i bambini non solo di Zuccaro, ma anche di Orsanvenzo, Valpiana e Rastiglione. Essendo inserito in una una realtà molto piccola, l’asilo è sempre stato considerato non solo una scuola ma come una seconda casa dove allo studio si poteva unire il gioco e il divertimento».
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Già qualche anno fa l’asilo aveva dovuto chiudere, sempre per mancanza di iscrizioni: «Anche allora avevamo dovuto sospendere le attività, ma dopo un solo anno erano arrivate nuove richieste ed era stato riaperto. Vogliamo essere fiduciosi e sperare che anche questa volta la chiusura possa essere soltanto momentanea».
Disposizioni Covid
Oltre ai pochi alunni iscritti, anche le disposizioni necessarie per l’emergenza sanitaria hanno pesato sulla decisione: «Probabilmente non si sarebbe potuto aprire nemmeno se gli iscritti fossero stati dieci. Troppe le spese da sostenere per rendere i locali della scuola a norma: oltre ai costi per gli interventi di sanificazione a garantire spazi sicuri e protetti, avremmo dovuto pensare all’assunzione di almeno un’altra maestra per affiancare l’insegnante in organico».
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