Attualità
Valduggia piange Giovanni: rilanciò la squadra del paese
Classe 1947, era originario del Vercellese. Era una persona generosa, benvoluta e apprezzata da tutti
Valduggia piange Giovanni: rilanciò la squadra del paese. E’ stato agricoltore, tifoso di calcio sia locale che nazionale, amante del suo paese e un grande papà. Numerosi valduggesi, e non solo, nei giorni scorsi hanno portato l’ultimo saluto a Giovanni Campasso, morto a 75 anni. Era stato tra gli artefici della rinascita del Valduggia calcio, riformando la società una quindicina di anni fa.
Valduggia piange Giovanni Campasso: aveva 75 anni
Nato il 6 agosto del 1947 a Quinto Vercellese, Giovanni Campasso si era trasferito in Valsesia, andando ad abitare prima alla Costa Superiore a Borgosesia, poi a Valduggia, dopo il matrimonio con Giulia Albertinotti; dalle nozze è nato il figlio Aldo.
Il legame con la sua terra natia
Campasso era rimasto molto legato alla sua terra d’origine: «Ancora ragazzino si era avvicinato al settore del riso, seguendo gli insegnamenti della nonna Rita – racconta il figlio Aldo -, e a Caresanablot aveva aperto la “Cascina Gatto”, un luogo dove poteva praticare la sua passione per l’agricoltura. Il legame con il paese natio non l’ha mai perso: spesso tornava per incontrare gli amici d’infanzia». Giunto in Valsesia, dopo un anno di scomode trasferte giornaliere per raggiungere il Vercellese, aveva cambiato mestiere e aveva trovato lavoro alla ditta Barberi di Valduggia.
LEGGI ANCHE: Serravalle piange Samantha: aveva solo 34 anni
La passione per il calcio
Campasso ha dedicato molto tempo libero al calcio: «Non ha mai giocato ma era molto legato alle squadre locali – prosegue il figlio -. Per diversi anni è stato dirigente del Borgosesia calcio ed è stato uno dei fondatori, nel 2009, del rinato Valduggia Calcio. Una forte passione che mi ha trasmesso: a sette anni mi ha iscritto alla scuola calcio, da ragazzo ho iniziato a giocare nelle squadre locali e lui era sempre presente a partite e allenamenti: è stato il mio più grande tifoso, sempre attento e disponibile giorno e notte, ma anche pronto a riprendermi. Per me ha fatto di tutto, era la mia roccia e il mio esempio».
Persona molto gioviale
Il calcio per Campasso non si è limitato a quello valsesiano, era grande tifoso del Torino: «Papà è stato un vero cuore granata. Insieme andavamo allo stadio, lo ricordo emozionarsi, arrabbiarsi, ma anche piangere dalla gioia. La scorsa settimana abbiamo visto in tv l’ultima partita insieme, felice per la vittoria del suo Toro contro il Bologna».
Il valduggese apprezzava la compagnia: «Ha sempre accolto a casa i miei amici e per loro spesso ha preparato la panissa alla vercellese. Per lui era una gioia stare in mezzo alla gente, aiutare chiunque, chiacchierare. Ed era molto generoso: se qualcuno gli chiedeva un pomodoro ne riceveva un’intera cassetta».
Addio all’uomo
Campasso ha lasciato la moglie Giulia, il figlio Aldo, il fratello Marino con la famiglia. Al termine del funerale celebrato a Valduggia, la salma è stata tumulata al cimitero di Quinto Vercellese.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook