Attualità
Valsesia e Vercelli, i sindacati protestano per i tagli sulla sanità
Fatti affiggere manifesti in cui si parla di “smantellamento” dei servizi
Sindacati all’attacco sulla sanità. Nei giorni scorsi Cgil, Cisl e Uil hanno addiritturafatto affiggere in provincia dei manifesti in cui si parla di sanità che “si sgretola” e si afferma che “non possiamo accettare lo smantellamento” dei servizi. Parole pesanti, ribadite da Mariella La Terra della Cgil Vercelli Valsesia: «Non possiamo che continuare a ribadire le preoccupazioni già annunciate a ottobre quando Cgil, Cisl e Uil scesero in piazza a Borgosesia e Vercelli. Non possiamo restare a guardare».
I sindacati contestano il taglio di ottanta posti letto in tutta l’Asl, il mancato potenziamento sul territorio, le lunghe liste di attesa, ma anche alcuni casi specifici. «Per esempio – riprende La Terra – bisogna notare il funzionamento a singhiozzo di alcuni ambulatori come radiologia Gattinara e Santhià, oltre ai consultori». E ancora aggiunge: «Siamo davanti a una inadeguatezza della continuità assistenziale. I posti letto del quarto piano a Vercelli hanno semplicemente sostituito (e solo in parte) i letti soppressi di riabilitazione delle cure intermedie. A Borgosesia i letti di continuità annunciati sono ancora da attivare e nel frattempo si annuncia la chiusura del Country Hospital di Varallo».
«Una volta la sinistra penalizzava Borgosesia per portare servizi su Vercelli – aggiunge l’assessore borgosesiano Paolo Tirmani -. Adesso Vercelli anche si trova in difficoltà, per esempio senza i numeri di Borgosesia rischia che venga tagliato emodinamica. E la concorrenza è spietata: da una parte c’è il nuovo ospedale di Biella e dall’altra la cittadella della salute di Novara».
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