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Valsessera, impossibile ospitare altri migranti

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La Valsessera, sottolineano gli amministratori, sta facendo il suo dovere e l’ipotesi di vedere arrivare un’ondata di 70-90 profughi a Granero è da scongiurare.

Una distribuzione più equilibrata dei migranti che arriveranno sul suolo biellese. Questo  l’appello che i sindaci valsesserini rivolgono, attraverso due missive, a Prefetto e Questore. La Valsessera, sottolineano gli amministratori, sta facendo il suo dovere e l’ipotesi di vedere arrivare un’ondata di 70-90 profughi a Granero è da scongiurare.

I sindaci di Pray, Trivero, Coggiola e Portula fanno fronte comune sulla questione: “Abbiamo deciso di scrivere a Prefetto e Questore – spiega Gian Matteo Passuello, sindaco di Pray – per sottolineare le criticità del nostro territorio in tema di accoglienza”.

Fra Trivero e Pray è già ospitata una quarantina di richiedenti asilo e l’arrivo previsto di altre 70 persone, in una frazione come Granero con poco più di cento residenti, sarebbe assurdo.

Un’alternativa potrebbe essere rappresentata dall’istituzione di un coordinamento congiunto dell’accoglienza: ad affiancare la Prefettura, istituzione deputata alla gestione dei migranti,  la Provincia.  “Ci deve essere un ente – riprende Passuello – che  valuti le singole situazioni e tenga i contatti con gli amministratori. Le cose non possono piovere dall’alto, all’improvviso”.

Pray ha una esperienza diretta sul fronte dell’accoglienza e, purtroppo, non positiva visti i problemi legati alla gestione.  Ma c’è anche una buona notizia. “Dopo sei mesi – riferisce Passuello – nei giorni scorsi alcuni immigrati sono stati coinvolti in un’azione di pulizia del parco giochi e di altre aree del paese. Si tratta di un’attività di volontariato, ma finalmente riusciamo a fare qualcosa con questi ragazzi”. Gli interventi vengono portati avanti grazie all’associazione “La zattera” in collaborazione con il Comune.

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