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Varallo, ferrate del Falconera, il regno dell’arrampicata

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Nei prossimi giorni il completamento della via principale e la posa del ponte tibetano.

Il progetto ferrate del Falconera in dirittura d’arrivo. «La parte più corposa dell’opera pare cosa fatta – spiega la guida alpina Michele Cucchi -. La scorsa settimana abbiamo terminato la posa del cavo di sicurezza e molti gradini sono già stati collocati in parete. Passo successivo sarà la posa di tutti gli elementi della ferrata principale, compreso il ponte tibetano, e infine la ferrata scuola. Non meno importante è la realizzazione della paretina di arrampicata che sarà curata dalle guide alpine appaltatrici con il supporto di Martino Moretti. Sarà richiodata, forse anche con un paio di vie, su tutta la lunghezza. La paretina sarà intitolata a Massimiliano Lana, giovane alpinista perito in Francia per una scarica di ghiaccio l’8 gennaio del 2006. Con lui tanti alpinisti e guide hanno condiviso le prime esperienze in montagna e oggi sono uniti nella realizzazione di questo progetto. La famiglia parteciperà con un personale contributo alla costruzione della paretina dove sarà collocata una targa fotografica a ricordo».

Le amministrazioni di Varallo e Civiasco, le guide alpine di Alagna, le associazioni e i volontari impegnati nella realizzazione del progetto ferrate del Falconera si sono di recente ritrovati a Varallo per fare il punto sui lavori. Oltre alla realizzazione delle ferrate e della paretina di arrampicata, l’organizzazione provvederà alla sentieristica su cui verrà posata la segnaletica e alle aree di sosta attrezzate. Infine sarà progettato un link dedicato alla ferrata, visibile sui siti istituzionali da cui si può scaricare un’applicazione con mappe e tracce Gps. 

«Dobbiamo procedere per gradi – sostiene Mauro Osti assessore del Comune di Varallo -: una volta realizzata la ferrata dovremo condividere altre iniziative che possano implementare l’offerta legata a questa disciplina. Un’idea, già in fase di studio progettuale, sarebbe dotarla di illuminazione notturna, unica nel suo genere, il cui valore arricchirebbe la struttura stessa e la classificherebbe come unicum a livello internazionale». Gli organizzatori stanno pensando anche a una procedura che coinvolga gli esercenti del territorio, attraverso una sorta di convenzione con l’utenza. 

Ma il progetto completo non si esaurirebbe con la realizzazione delle sole vie ferrate e la sentieristica. Carlo Cerli, sindaco di Civiasco, aggiunge: «Stiamo pensando ad altri progetti attraverso i finanziamenti del Gal che si inseriscano a completamento del progetto di queste ferrate. Dovremo capire come rendere interessante e sicura l’area delle grotte provvedendo se possibile a una opportuna segnaletica. Vorremmo migliorare infine l’accessibilità alle persone disabili sul sentiero panoramico e geologico. Insomma il progetto ferrate del Falconera, come già ribadito, è tutt’altro che concluso, ma soprattutto è vivo e continua a stimolare nuove idee».

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