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Varallo, la gente di Parone ricorda Giovanna

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Lettera al giornale in ricordo di Giovanna De Bernardi, morta la settimana scorsa a 77 anni

Riceviamo dalla comunità paronese un ricordo di Giovanna De Bernardi, morta la scorsa settimana a 77 anni.

«Quando, martedì pomeriggio, sotto una pioggia battente, il carro funebre è arrivato davanti alla chiesa di San Pietro, con le tue spoglie, mi sono immaginato cosa tu avresti detto: “Ma dove va tutta sta gente con sto tempo? Sono qui per me? Ma figurati, non ci credo”. E invece era proprio così, eravamo tutti lì per te, i tuoi parenti, i tuoi compaesani, i tuoi amici venuti da Novara, Milano, Asti, paesi vicini, per salutare una persona speciale, una persona che da quando si era trasferita definitivamente a Parone aveva messo tutta se stessa al servizio del paese, certo il tuo amore per Parone non era nato in questi ultimi anni.

Tu arrivasti in paese giovanissima quando tuo papà, (carabiniere a Roma, dove aveva conosciuto e sposato tua mamma) fece trasferire qui la famiglia per metterla al sicuro dopo i bombardamenti sulla capitale del 1943. Dopo l’infanzia i tuoi si trasferirono a Novara dove tu hai vissuto tutta la tua vita lavorativa, senza mai però dimenticare la tua casa ed i tuoi amici di quassù, dove hai passato tutti i tuoi momenti di libertà, sicuramente non da “villeggiante” ma da persona sempre impegnata in tutte le manifestazioni che si proponevano, le prime gite alla Res, le cacce al tesoro, le corse podistiche, la cottura del pane, tu non mancavi mai… Poi finalmente la pensione e il definitivo trasloco, nella tua bella casa, tutta ristrutturata. E qui, Parone, è diventato veramente lo scopo della tua vita, la Pro Loco e la Chiesa la tua seconda famiglia.

A te non bastava “fare” ma l’importante era fare bene, i restauri che venivano proposti, tu li hai sempre seguiti con scrupolo e dedizione affinché il risultato fosse sempre perfetto, la cura delle chiese, alla quale ti dedicavi con Graziella e Luisa, faceva trasparire la tua dedizione per il buon gusto. In Pro Loco, durante le riunioni, tu eri sempre la più concreta, non solo nel proporre sempre nuove manifestazioni ma soprattutto per realizzare quello che veniva proposto, ma anche se eri un vero motore del sodalizio, a te non piaceva apparire, preferivi stare un po’ in disparte, come un regista che controlla il suo cast.

Non possiamo ricordare tutto quello che hai fatto perché ci dimenticheremmo sicuramente di qualcosa, ma non dimenticheremo mai il tuo sorriso quando un concerto riempiva la Chiesa, la tua gioia quando una cena riusciva bene, e quando noi chiudevamo e magari lasciavamo un po’ di disordine, sapevamo che il giorno dopo qualcuno sarebbe andato a rimettere tutto a posto. Cara Giovanna, grazie per tutto quello che hai fatto per noi, e noi faremo di tutto per portare avanti quanto in questi anni abbiamo condiviso. Ciao Gio!».

Agostino Bondetti

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