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Varallo piange Maria Armiento, storica volontaria in Pinacoteca

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Varallo piange Maria Armiento, storica volontaria in Pinacoteca. La donna che aveva 86 anni era una volontaria della Pinacoteca di Varallo per quasi quattro decenni.

Varallo piange Maria Armiento, storica volontaria in Pinacoteca

«E’ stata guida volontaria dal 1974 al 2012 – riferisce in un ricordo Piera Mazzone, direttore della biblioteca civica di Varallo -, affiancando la sorella Lucia, che fu la custode della Pinacoteca per ben ventidue anni, dal 1974 al 1996. Come ha sottolineato don Roberto nell’omelia, Maria ha amato l’arte, le cose belle, e ha portato quell’armonia nella sua vita famigliare, con i fratelli e le sorelle prima, e poi accanto al marito Michele Fiorina. E’ stata una fedele custode delle tradizioni famigliari, di ciò che è davvero importante in un mondo che invece spesso considera solo l’esteriorità. La signora Maria aveva il senso del decoro, della convenienza, intesa non come pura esteriorità, ma come un segnale di condivisione di un sistema di valori. Negli anni aveva accolto molti visitatori, incantati dalla bellezza, e visto passare tante persone che contribuirono a rendere fruibile il patrimonio della Pinacoteca: con costanza lei aveva cercato di trasmettere quell’amore per l’arte che aveva conquistato negli anni.

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La ricordo sempre gentile, premurosa e sorridente, attenta ai movimenti dei visitatori e pronta a dare informazioni su quello scrigno di tesori in modo preciso e garbato, qualità che le valsero l’apprezzamento dei presidenti che si erano succeduti. La signora Maria non millantava di essere un’esperta, anzi sottolineava sempre come premessa che non era una storica dell’arte, ma che negli anni aveva imparato a conoscere e ad apprezzare un patrimonio che appartiene alla Comunità e che quindi si sentiva in dovere di condividere con i visitatori. Vorrei le giungesse la mia riconoscenza – conclude Mazzone – per avermi trasmesso l’idea del bello racchiusa nelle varie forme di arte, suscitando quell’emozione che induce a sentirsi orgogliosi di far parte di quella Comunità alla quale è affidato un patrimonio di arte e di storia unico e irripetibile, da proteggere e da valorizzare». Il funerale è stato celebrato venerdì scorso in Collegiata.

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