Varallo ricorda Terry Novali, anima dell’Osteria dei cacciatori

Varallo ricorda Terry Novali, anima dell’Osteria dei cacciatori.  Era uno dei pilastri della comunità di Morca, Teresa Novali.

Varallo ricorda Terry Novali, anima dell’Osteria dei cacciatori

Mancata all’età di 77 anni dopo essere nata, cresciuta e vissuta nella località varallese, la donna era molto conosciuta per aver gestito per una vita l’Osteria dei Cacciatori e altrettanto amata per il suo carattere buono e sempre disponibile. Durante la sua vita, Novali si è mossa poco dal suo paese natale, rimanendo sempre attaccata al suo luogo d’origine: viveva davanti alla Casa sociale, quella andata in parte distrutta con l’alluvione dello scorso ottobre, all’interno della quale aveva gestito l’Osteria dei Cacciatori al pian terreno. Per oltre quarant’anni aveva affittato il bar ristorante dall’associazione Casa sociale, lasciando il suo incarico nel 2011 per andare in pensione. Proprio dalla presidente del gruppo, Piera Baladda, arriva un ricordo di Teresa Novali, punto di riferimento per intere generazioni e angelo custode della vita associativa della frazione.

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Ricordi

«Teresa Novali ci ha lasciati. Tutta Morca si stringe intorno alla famiglia in questo triste momento esprimendo sentite condoglianze al marito Benvenuto e ai figli Susanna, Marco, Massimo, Daniele e ai nipoti. La Terry, come noi la chiamavamo amichevolmente, è sempre stata un pilastro importante, prima per la sua famiglia, che tanto amava e aiutava in ogni modo possibile, poi anche per il paese dove offriva la sua disponibilità e aiuto morale e materiale a chiunque ne avesse bisogno, nei limiti delle sue possibilità. Ha gestito per più di quarant’anni l’Osteria dei Cacciatori insieme al marito Benvenuto con impegno e professionalità, lasciando poi per l’età nel 2011. Per quelli di una certa età, come me, affiorano i ricordi di gioventù passati nel suo locale a giocare a carte, a bocce o semplicemente in compagnia a chiacchierare, specialmente in estate nel dehors, a gustare un fresco gelato. Ci ha sempre accolti con benevolenza, in ogni manifestazione organizzata, sia essa il carnevale, i Carbunin con il coro, la scuola di trial, la Festa di San Lorenzo. Si è resa disponibile e collaborativa anche se a volte eravamo un po’ invadenti. Lei era come un’amica, una mamma e cercava di agevolare tutte quelle azioni che potevano fare del bene al paese, come abbellire il ponte con i fiori, tenere pulita e adornata la piazzetta della fontana, ritirare i pacchi di coloro che erano al lavoro. Accendeva anche la stufa ai villeggianti così che trovassero caldo al loro arrivo. Lei c’era, sempre. Con la sua dipartita perdiamo una donna buona che ha fatto tanto bene e ci mancherà, la ricorderemo con l’affetto che si merita. Ciao Terry, sei andata ad aiutare qualcun altro lassù, c’è sempre bisogno di una cara persona come te».

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