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Varallo sarà location di un film sulla vita dei manicomi

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Varallo sarà location

Varallo protagonista del nuovo film dell’attore, regista e conduttore televisivo romano Ovidio Martucci, formatosi nella bottega teatrale di Gigi Proietti.

La località valsesiana è stata infatti scelta per le riprese di “Sbarre”, lungometraggio che vuole essere una profonda riflessione sull’utilizzo distorto in alcuni manicomi prima del 1997 (anno in cui furono chiusi), che talvolta servivano per “rieducare” giovani difficili, per poi reinserirli in famiglia. Al centro del film tre donne e le loro vicende, prima nella loro vita quotidiana, in casa, e poi dopo essere state rinchiuse. Tre donne che cercano di auto-aiutarsi per sfuggire alla vita in manicomio, alla pressione del direttore e dei suoi collaboratori, del medico.

La scelta

Come mai tra tutte le località italiane la scelta è ricaduta proprio su Varallo? A spiegarlo è il sindaco Eraldo Botta che l’altro giorno ha presentato il progetto cinematografico, che si avvale del patrocinio della Provincia di Vercelli e del Comune di Varallo, nella sede municipale di Villa Durio alla presenza del regista. «L’idea di girare le riprese a Varallo è partita da uno degli attori che abita a Vercelli, Diego Cammilleri – riferisce il primo cittadino -. Le riprese verranno effettuate tra il 10 gennaio e il 10 febbraio 2022. Stiamo definendo il tutto».

Sopralluogo

Nei giorni scorsi è stato effettuato un primo sopralluogo in città al fine di decidere dove girare le scene. «Abbiamo visitato il Sacro Monte, il Formont, l’istituto alberghiero, la Collegiata, il centro storico – spiega il vice sindaco Pietro Bondetti, che ha accompagnato i responsabili del progetto nel sopralluogo – e poi ancora il Mastallone e l’azienda agricola Cerini».

Fanno parte del cast, oltre a Martucci, nel doppio ruolo di regista e attore, l’ex miss Italia Nadia Bengala, Diego Cammilleri, Francesca D’Achille, Francesca Rasi Nikki Thai, Cristiana Capitani, Tony Cortese, Davide Simcich, Paola Filomeno. La colonna sonora è di Tony Esposito; direttore della fotografia Nicola Caccavale. La sceneggiatura è a due mani, di Patrizia Di Lorenzo e dello stesso Martucci.

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