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Varallo spunta un percorso naturalistico nell’area industriale. Guarda le foto
Varallo spunta un percorso naturalistico nell’area industriale. Con un primo intervento da parte della Società Valsesiana Pescatori Sportivi si è provveduto ad una riqualificazio di un tratto della zona di Roccapietra.
Varallo spunta un percorso naturalistico nell’area industriale
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«In particolare sono state realizzate la piazzola di sosta e la cartellonistica indirizzata alle diverse tipologie di utenti: dai pescatori sportivi che potranno praticare la pesca nel laghetto – fa sapere il sindaco Eraldo Botta -, agli alunni delle scuole per i quali sono stati previsti percorsi attrezzati e illustrati da idonea cartellonistica riguardante le diverse componenti dell’ecosistema, ai turisti, che potranno fruire anche di una zona di verde pubblico attrezzata con panchine e tavolini da pic-nic».
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Secondo intervento
Di recente è stato portato a termine il secondo intervento che ha completato la riqualificazione dell’area: «Gli interventi appena conclusi sono stati eseguiti allo scopo di mitigare l’impatto delle opere relative a Strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa privata – spiega il primo cittadino -. I privati, titolari di aziende dell’area industriale, si sono impegnati e hanno realizzato gli accessi, il percorso naturalistico, la posa delle panchine. Grazie quindi alla Società Valsesiana Pescatori Sportivi e al suo presidente e ai numerosi imprenditori dell’area industriale, che insieme hanno valorizzato le valenze naturalistiche dell’area attribuendole una fruizione diversificata».
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Silvana Damarco
22 Marzo 2021 at 11:59
Sarebbe bello rivalutassero Roccapietra che una volta era veramente un bel paesino servito anche da negozi di prima necessita’
Sara
23 Marzo 2021 at 7:22
Tutto bellissimo, la Società Pescatori Sportivi ha fatto un ottimo lavoro che riqualifica l’area.
Sarebbe auspicabile invece che gli organismi preposti, tipo l’Arpa e magari anche qualche laboratorio indipendente in parallelo, facessero delle analisi chimiche all’acqua da rendere pubbliche, dal momento che appena più a monte c’era una discarica abusiva di rifiuti tossici che tra gli anni 80 e 90 è stata semplicemente INTERRATA senza nessuna bonifica, e l’acqua di sorgente arriva proprio da lì.