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Borgosesia, dopo 16 anni di stop riparte il cantiere della Torre del viale
Si torna a lavorare alla palazzina di viale Varallo accanto al “Lingottino”.
Borgosesia, dopo 16 anni di stop riparte il cantiere della Torre del viale. Si torna a lavorare alla palazzina di viale Varallo accanto al “Lingottino”.
Borgosesia, dopo 16 anni di stop riparte il cantiere della Torre del viale
Si torna a lavorare alla “Torre del viale” di Borgosesia. A sedici anni dal blocco della costruzione, c’è di nuovo movimento attorno alla palazzina di viale Varallo accanto all’area commerciale del “Lingottino”. Nei giorni scorsi sono stati posizionati i ponteggi sull’intero edificio, un’operazione notata da molti borgosesiani, per l’avvio dei lavori per completare l’opera.
La ripresa dei lavori fa seguito all’acquisto da parte di una impresa edile della “Torre” finita in mezzo a una procedura fallimentare dopo il crac della ditta biellese Sicer. La nuova proprietà riprende dunque da dove la realizzazione si era interrotta, con la necessità di dover procedere a un adeguamento completo che vada a risanare i quindici anni di fermo e di incuria. Sarà sistemata così anche la zona a piano terra, dove più volte ha dovuto intervenire personale del Comune per diradare la vegetazione incolta che superava le reti del cantiere.
Il progetto iniziale del 2007
L’edificio avrebbe dovuto rappresentare l’elemento qualificante della parte residenziale dell’area recuperata del complesso ex Rado, compreso fra viale Varallo, via Lenot e via XXV Aprile: una nuova palazzina a pochi passi dal centro, accanto alla zona commerciale dell’ipermercato Coop, e alla parte riservata ad uffici al “lingottino” che si affaccia su viale Varallo. La costruzione era iniziata nel 2007 e l’anno successivo si bloccò per le difficoltà economiche dell’azienda costruttrice.
La “Torre del viale”, edificio di otto piani, era oltretutto a buon punto, completata per un buon novanta per cento, tanto che le famiglie (che già avevano pagato consistenti acconti) pensavano di poter entrare nel giro di pochi mesi negli alloggi. Ne erano stati venduti una quindicina, con la prospettiva di essere abitati tra la fine del 2008 e la prima metà del 2009. Una speranza andata sfumata con il passare del tempo.
L’inizio del degrado
L’interruzione dei lavori divenne permanente con la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale. E per l’edificio iniziò il degrado. In questi anni c’è stato anche il progetto di acquisto da parte di un gruppo di imprenditori valsesiani, tuttavia bloccato quando l’operazione sembrava ormai conclusa, che avrebbe permesso di ripartire con i lavori già nel 2017. Ora per la “Torre” sembra possa avviarsi a una nuova vita.
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