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Borgosesia, rincara la mensa delle scuole. Ritocchi anche sull’affitto delle palestre

Per la fascia più alta l’aumento è di 50 centesimi a pasto. Colpa dei costi delle materie prime e dell’energia.

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Quarona aiuta le famiglie e non aumenta il costo dei buoni mensa

Borgosesia, rincara la mensa delle scuole. Ritocchi anche sull’affitto delle palestre. Per la fascia più alta l’aumento è di 50 centesimi a pasto. Colpa dei costi delle materie prime e dell’energia.

Borgosesia, rincara la mensa delle scuole. Ritocchi anche sull’affitto delle palestre

Con il rientro di gennaio aumentano i costi per la mensa scolastica di Borgosesia. Una parte del rincaro viene assorbita dal Comune, ma una parte ricade sulle famiglie. E con l’anno nuovo crescono anche le tariffe per l’utilizzo delle palestre comunali.

«Siamo stati contattati dalla ditta fornitrice del servizio mensa, che ci ha comunicato che per poter continuare a fornire il servizio non può evitare di applicare un aumento consistente del prezzo di ciascun pasto – spiega il sindaco Fabrizio Bonaccio -. Le ragioni sono da imputare ai rincari sui costi delle materie prime e delle risorse energetiche. Come conseguenza ci siamo visti costretti ad applicare un piccolo aumento al costo che grava sulle famiglie, lasciando comunque la parte preponderante della spesa, per circa 13mila euro al mese, a carico delle casse comunali».

Quanto si paga di più

Gli aumenti sono scaglionati secondo la fascia Isee di appartenenza: per quella più alta l’aumento è di 50 centesimi a pasto (da 4,30 a 4,80), per la seconda fascia di 30 centesimi (da 3,20 a 3,50), per la terza fascia di 15 centesimi (da 2,15 a 2,30) mentre resta invariato per la fascia più bassa, per la quale il pasto continuerà a costare 1,10 euro. L’ultimo aumento risale al febbraio 2019, e aveva provocato anche qualche protesta da parte delle famiglie.

Rincari anche per chi usa le palestre

Ritocchi da gennaio anche alle tariffe delle palestre comunali: «I rialzi dei costi energetici sono molto consistenti – evidenzia Bonaccio -, e abbiamo dovuto individuare una tariffa adeguata. Teniamo conto che erano ferme dal 2015 e che nel periodo della pandemia erano state ridotte per sostenere le società sportive».

Due le tariffe individuate: 14 euro all’ora con riscaldamento, 8 euro all’ora per il resto dell’anno: «Sono cifre che non si discostano molto da quelle pre-pandemia – conclude il sindaco -. In pratica non facciamo più distinzioni nel fine settimana, che all’epoca si pagava 15 euro all’ora, ma semplicemente tra il periodo in cui si deve garantire il riscaldamento e il resto dell’anno».

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