Borgosesia e dintorni
Borgosesia scossa dall’indagine di peculato: si dimette il comandante dei vigili
Una decisione che arriva dopo l’avvio delle indagini nei confronti di tre agenti di polizia locale.
Borgosesia scossa dall’indagine di peculato: si dimette il comandante dei vigili. Una decisione che arriva dopo l’avvio delle indagini nei confronti di tre agenti di polizia locale.
Borgosesia scossa dall’indagine di peculato: si dimette il comandante dei vigili
L’indagine di peculato aperta a carico di tre agenti della polizia locale di Borgosesia ha provocato un primo scossone in seno al gruppo dei “civic”: il comandante Ruggero Barberis Negra ha infatti presentato le sue dimissioni al sindaco Fabrizio Bonaccio. Il capo dei vigili era al lavoro nel capoluogo valsesiano dall’inizio del 2020.
Il terremoto che ha colpito la polizia locale di Borgo ha quindi già avuto una conseguenza, anche se il caso si presenta ancora molto fumoso e pieno di punti interrogativi.
Un borsone pieno di soldi
Tutto ruoterebbe intorno al ritrovamento di un borsone contenente una cospicua quantità di denaro liquido, tra i 20 e i 30mila euro. Ritrovamento fatto, pare, casualmente da un cittadino al parco Magni. Il quale, forse senza nemmeno andare a vedere che cosa c’era dentro, si sarebbe recato al comando dei vigili per riconsegnarlo. Una prassi comune nel caso di scoperta di oggetti privati lasciati in giro.
A questo punto, sempre secondo i rumors che girano, tre agenti avrebbero approfittato dell’occasione e avrebbero deciso di tenersi il denaro. Questa, almeno, la ricostruzione provvisoria che viene fatta. Ma uno dei tre si sarebbe poi pentito e si sarebbe confidato con un altro dipendente comunale, o direttamente ai carabinieri di Borgosesia.
Scatta l’indagine per peculato
Venerdì i carabinieri si sono recati al comando dei vigili e, dopo una serie di verifiche, hanno avviato un’indagine per peculato che tocca appunto i tre agenti. Dopo di che, tutto è nelle mani della procura di Vercelli, che deciderà le prossime mosse.
Questi i pochi dati dati per certi. Restano molti dubbi sulla provenienza del borsone pieno di soldi: una delle voci è quella di una badante ucraina che avrebbe messo lì tutti i suoi risparmi dopo essere rimasta disoccupata, ma pare poco verosimile che abbia poi “dimenticato” al parco la cosa più preziosa che possedeva.
Tutte da verificare poi le singole posizioni dei tre vigili: di questo aspetto se ne occupa la procura, che dovrà decidere se aprire formalmente un fascicolo a loro carico.
Foto d’archivio
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