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Domani chiude il punto nascite di Borgosesia. Dieci sindaci guidano la protesta

L’Asl garantisce massima assistenza, ma lo stop fa arrabbiare un gruppo di amministratori.

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Domani chiude il punto nascite di Borgosesia. Dieci sindaci guidano la protesta. L’Asl garantisce massima assistenza, ma lo stop fa arrabbiare un gruppo di amministratori.

Domani chiude il punto nascite di Borgosesia. Dieci sindaci guidano la protesta

Oggi è l’ultimo giorno di attività del punto nascite dell’ospedale di Borgosesia. Lo annuncia un documento ufficiale dell’Asl Vercelli. «A seguito dell’adozione dell’adozione della giunta regionale è stata recepita la proposta progettuale di riorganizzazione dei servizi sanitari presso il presidio ospedaliero Santi Pietro e Paolo – si legge -. Pertanto si conferma che nell’ambito del progetto a far data dal 6 ottobre il punto nascite di Borgosesia non sarà più attivo».

La nota però prosegue spiegando che si darà «avvio contestualmente a un percorso di riorganizzazione, potenziamento e consolidamento dei servizi offerti dal medesimo presidio ospedaliero mediante lo sviluppo di un processo di implementazione di tutte le attività connesse alla fase pre e post partum. In particolare visite ostetriche ambulatoriali, esami diagnostici, corsi di preparazione al parto, assistenza alle puerpere e al neonato e la predisposizione di specifici protocolli di gestione del trasferimento delle donne in gravidanza provenienti dai Comuni del bacino di utenza di Borgosesia, di gestione delle situazioni di emergenza e urgenza e di gestione della sicurezza delle pazienti. La direzione provvederà a fornire puntuale informativa sullo stato di avanzamento del progetto di potenziamento».

Garanzie per le emergenze

Una delle maggiori preoccupazioni per le famiglie riguarda anche le emergenze legate ai bambini che possono esserci nell’orario serale senza la presenza del punto nascite a Borgosesia. E la direzione dell’Asl Vercelli spiega.

«A far data dal 6 ottobre eventuali pazienti pediatrici che si presentino presso l’ospedale di Borgosesia saranno presi in carico dai medici del pronto soccorso che potranno avvalersi della consulenza del pediatra in loco dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, mentre in orario notturno, sabato, domenica e festivi, potranno contattare il pediatra in guardia attiva H24 presso il presidio ospedaliero di Vercelli, per eventuale consulto o per concordare i trasferimenti dei pazienti più complessi, come avviene già attualmente».

Rassicura la direzione dell’Asl: «Sono già stati predisposti protocolli in tal senso, in accordo con il direttore della pediatria del Sant’Andrea, che ha dato la massima disponibilità ai colleghi del pronto soccorso di Borgosesia».

La protesta di dieci sindaci

Lo stop alle attività del punto nascite di Borgosesia viene pesantemente criticata da dieci amministratori valsesiani, che firmano una lettera aperta.

«Ribadiamo la nostra contrarietà a leggere il termine “chiusura” per ogni tipo di servizio presente sul nostro territorio, figuriamoci un servizio ospedaliero. Come ampiamente preannunciato e al contrario di come sostenuto da qualcuno, non si tratta di una “rimodulazione” ma di una vera e propria cessazione di un servizio. Avremmo preferito un confronto più articolato su un tema così rilevante come la sanità locale e non è nostra abitudine accettare di giocare con le parole, chiusura era il termine corretto da usare per il punto nascite e chiusura è stata.

«Detto questo, come ribadito, la collaborazione con gli ospedali vicini, in primis Borgomanero, poteva e può essere un punto da sviluppare, chiediamo che almeno questo venga portato avanti.
Ci auguriamo che almeno i servizi rimasti vengano mantenuti sulle 24 ore e non a “giornata”, per dare una risposta immediata in caso di emergenze. Ci aspettiamo e, come detto vigileremo, affinché tutto il resto del piano di “potenziamento” dell’ospedale venga portato avanti con celerità e attenzione. In particolare l’ampliamento del numero di interventi. Ben vengano gli investimenti strutturali, ma ciò che occorre sono professionisti e servizi».

La lettera è firmata da Daniele Baglione, vice sindaco di Gattinara, con i sindaci Roberto Veggi di Alagna, Roberto Beatrice di Grignasco, Pietro Bondetti di Varallo, Marilena Carmellino di Mollia, Miriam Giubertoni di Campertogno, Moreno Uffredi di Balmuccia, Vittorio Bertolini di Carcoforo, Anna Baigiu di Fobello e Riccardo Peco di Rimella.

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