E’ di Borgosesia il nutrizionista della Nazionale femminile di calcio a 5

E’ di Borgosesia il nutrizionista della Nazionale femminile di calcio a 5. Jacopo Tadini è nello staff della società granata, ma ha superato anche la selezione per entrare nel Club Italia.

E’ di Borgosesia il nutrizionista della Nazionale femminile di calcio a 5

La Nazionale italiana femminile di calcio a cinque per la prima volta volta ai Mondiali. E il nutrizionista che seguirà le azzurre è Jacopo Tadini di Borgosesia.

Giorno dopo giorno, un passo alla volta, il primo Mondiale femminile della storia del futsal (così è chiamato il calcio a cinque) è ormai arrivato. Dal 21 novembre al 7 dicembre a Manila, nelle Filippine rotolerà il pallone a rimbalzo controllato: un evento che rappresenta una vera e propria pietra miliare nella storia della disciplina. L’Italiafarà il suo esordio nel Gruppo D contro Panama domenica 23 novembre alle ore 10 italiane (ore 17 locali).

Un curriculum importante

Nel gruppo ci sarà anche Jacopo Tadini. Dopo aver conseguito la laurea triennale in “Scienze e tecnologia della ristorazione” a Milano, consegue la magistrale in “Alimentazione e nutrizione umana”, sempre a Milano. Nel novembre 2019 ha superato l’esame da biologo ed ha iniziato la sua attività nel 2020. Due gli studi nei quali lavora: Borgosesia e Novara. Nel 2022 ha conseguito un master di secondo livello in “Nutrizione nell’età evolutiva”. Due anni più tardi ha frequentato il corso ISAK che permette di fare analisi antropometriche con rigore scientifico. Nello stesso anno frequenta il corso Fifa e consegue il diploma in “Football medicine”.

Jacopo Tadini, come è iniziata questa avventura nel mondo del calcio?

Sono un nutrizionista libero professionista, ho iniziato a interessarmi del calcio dall’anno scorso. Infatti faccio parte dello staff di Roberto Cretaz. Seguo i ragazzi, faccio misurazioni antropometriche del corpo e fornisco consigli dal punto di vista alimentare per migliorare la prestazione.

Quanto è importante la figura del nutrizionista nel mondo dello sport e nel calcio?

Nel calcio moderno. In serie A il nutrizionista è una figura presente nello staff del tecnico, nelle categorie inferiori è un po’ più rara. Ma si sta facendo strada perché comunque si contribuisce a migliorare la performance. Insieme ad allenatore e preparatore atletico si lavora in sinergia.

Come mai la decisione di entrare nel mondo del calcio?

Ho scelto il calcio perché mister Roberto Cretaz mi ha dato l’opportunità di collaborare con lui. Ed è stato il primo ambiente sportivo di squadra. Già trattavo sportivi nel mio studio, ma soprattutto si trattava di runner o ciclisti. Mi sono proposto al Borgosesia calcio perché abito qui e mi sembrava giusto dare supporto a una realtà del mio territorio. Ho pensato di propormi al Borgosesia e mi hanno dato l’opportunità di iniziare questo cammino.

Poi si è appassionato e ha proseguito seguendo un corso federale.

Ad aprile e fine maggio ho frequentato il primo corso a Coverciano sulla nutrizione legata al calcio. Ero uno dei venti partecipanti. Poi sono stato contattato da Figc per essere inserito all’interno del Club Italia. nsieme ad altri colleghi ci occupiamo di varie squadre, ci mettiamo a disposizione. Attualmente andrò insieme alle ragazze della Nazionale italiana femminile di calcio a cinque al Mondiale.

Ha dovuto superare una selezione?

Si, c’è stata una selezione per entrare nel team dei nutrizionisti Figc. Ed è un team di dieci o dodici professionista. Poi sono stato selezionato per questo incarico.

E’ la sua prima esperienza internazionale?

Ho seguito altri ritiri a settembre e ottobre, uno ad Aversa nel napoletano e un altro a Roma, però erano raduni di preparazione. Ora è la prima competizione vera. La squadra l’ho già conosciuta avendoci lavorato insieme nella preparazione. Si parte il 3 novembre e la speranza è di dare il mio contributo per un buon risultato della squadra.

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