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La serata al night diventa un incubo: uomo di Borgosesia preso per il collo e ricattato

Tre persone rinviate a giudizio per un episodio accaduto in un locale.

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La serata al night diventa un incubo: uomo di Borgosesia preso per il collo e ricattato. Tre persone rinviate a giudizio per un episodio accaduto in un locale.

La serata al night diventa un incubo: uomo di Borgosesia preso per il collo e ricattato

L’uscita al night è diventata una notte da incubo per un uomo di 37 anni di Borgosesia. Che è stato accusato di violenza sessuale, stretto per il collo dal titolare del locale e infine ricattato per una non indifferente somma di 30mila euro. Questa, almeno, la versione sostenuta dal diretto interessato e quella che porta avanti anche l’accusa.

Nei giorni scorsi sono stati rinviati a giudizio il 46enne proprietario del locale, un suo agente della sicurezza 40enne e una entraineuse di 22 anni. A vario titolo, sono accusati di lesioni, furto e tentativo di estorsione. Il caso finirà quindi in aula.
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Preso per il collo

Il borgosesiano era andato nel night per trascorrere una serata in compagnia, e c’era pure stata l’occasione di appartarsi con due ragazze accompagnatrici. Non è ancora chiaro che cosa sia accaduto (su questo le versioni divergono), ma a un certo punto il borgosesiano si sarebbe sentito prendere per il collo dal proprietario del locale, che lo avrebbe bloccato stringendogli il braccio da dietro contro la gola. L’uomo lo accusava di presunte violenze su una delle ragazze, levandogli quasi il respiro con la sua stretta. E chiedeva spiegazioni in merito al suo comportamento.

Intanto uno degli addetti alla sicurezza, arrivato assieme al titolare, avrebbe spinto il borgosesiano a mettersi in ginocchio, e filmava tutta la scena con il cellulare. I due lo avrebbero costretto a tirare fuori il portafogli e a consegnare una somma di circa 200 euro, considerato il prezzo per il tempo trascorso con le ragazze.

Il ricatto da 30mila euro

Intanto però partiva la richiesta più pesante: in pratica, il borgosesiano avrebbe dovuto portare 30mila euro per sistemare le cose “tra amici” ed evitare di essere denunciato per violenza sessuale. Evidentemente anche la ragazza era d’accordo, perché è finita rinviata a processo assieme agli altri due.

La denuncia ai carabinieri

Alla fine i due lasciano uscire il borgosesiano, che va al pronto soccorso per farsi controllare che la stretta al collo non avesse procurato qualche danno. Pochi giorni dopo, forte anche del referto del pronto soccorso, va a sporgere denuncia ai carabinieri della stazione di Cossato, che iniziano le indagini.

Indagini che avrebbero appurato le ragioni del 37enne: non ci sarebbero state violenze sessuali nei confronti della ragazza, mentre invece erano emersi elementi a carico dei tre accusati.

Alla fine, su richiesta del pubblico ministero, il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto validi gli elementi raccolti nel corso delle indagini, rinviando a giudizio il titolare del locale, la ragazza e l’addetto alla security.Toccherà poi al giudice stabilire se la versione dei fatti raccontata dal borgosesiano sia veritiera e se condannare i tre oppure prendere un’altra decisione.
Foto d’archivio

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