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La Valsesia piange Vittorio Damiani, geniale imprenditore del vetro

Viveva in frazione Aranco a Borgosesia, a Grignasco era stato titolare della “Felcea” e tra i fondatori di “Arte vetro”.

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La Valsesia piange Vittorio Damiani, geniale imprenditore del vetro. Viveva in frazione Aranco a Borgosesia, a Grignasco era stato titolare della “Felcea” e tra i fondatori di “Arte vetro”.

La Valsesia piange Vittorio Damiani, geniale imprenditore del vetro

E’ stato un artista, un imprenditore e un vero artigiano del vetro. Vittorio Damiani è morto a 88 anni ed è stato salutato per l’ultima volta sabato a Borgosesia, con la cerimonia funebre celebrata nella chiesa dui Aranco, frazione dove abitava.

Conosciuto con il soprannome di “Toio”, era un grande lavoratore, un imprenditore e un artista appassionato. E’ stato uno dei titolari della storica vetreria Felcea di Grignasco e prima ancora uno dei cofondatori di “Arte vetro”, azienda sempre di Grignasco. Insomma, un uomo capace, che seppe dar vita ad attività che con il tempo sono diventate pietre miliari del territorio.
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Il ricordo della collega

«Ho conosciuto molto bene Vittorio in quanto fummo insieme titolari di Felcea – racconta Antonella Trivelli -. Lui cominciò a lavorare in vetreria da dipendente nel 1957. In un secondo momento decise di aprire insieme ad altre due persone “Arte vetro”. Fui poi io a richiamarlo e chiedergli se avesse intenzione di aiutarmi a portare avanti la attività di Felcea».

E così Damiani riprese il filo che aveva interrotto. «E’ stata una delle persone più importanti della mia vita – sottolinea Trivelli -. Fu un amico, un padre, un aiuto e un imprenditore capace. Lavorare con lui è sempre stato un ottimo modo per portare avanti progetti e iniziative. Non ci sono persone così illuminate e preziose come lui».

Una famiglia conosciuta e stimata

“Toio” Damiani era un professionista nel suo campo, non solo a livello imprenditoriale ma anche artistico. «Noi eravamo famosi per il vetro decorato. Vittorio sapeva infatti creare qualcosa di strepitoso e unico, capace di renderci speciali al pubblico. E poi dipingeva molto bene: di recente aveva esposto alcune sue creazioni a Ghemme. Inoltre era stato allievo del grande maestro Lino Tosi di Varallo».

Tutta la sua famiglia è particolarmente conosciuta. La figlia Carolina è titolare di un negozio che si occupa della vendita di piastrelle, sanitari, arredo bagno, box doccia. Il figlio Simone è invece uno dei titolari di un noto negozio a Bornate specializzato nella vendita di bici. La moglie Wilma era la figlia dei signori Baratto, che ad Aranco aprirono una pasticceria particolarmente rinomata anni fa. Insomma, persone davvero uniche che hanno lasciato e stanno lasciando il segno in tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarle lungo il loro percorso.

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