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Procedimento contro i dipendenti Asl che manifestarono a Borgosesia
Pesante strascico dopo l’incontro del 28 luglio. Sindacato e Pd a difesa dei lavoratori.

Procedimento contro i dipendenti Asl che manifestarono a Borgosesia. Pesante strascico dopo l’incontro del 28 luglio. Sindacato e Pd a difesa dei lavoratori.
Procedimento contro i dipendenti Asl che manifestarono a Borgosesia
Si apre un nuovo fronte sul tema della sanità in Valsesia e in tutta la Provincia. Nei giorni scorsi l’Asl Vercelli ha aperto un procedimento disciplinare a carico di alcuni propri dipendenti che in occasione dell’arrivo a Borgosesia dell’assessore regionale Federico Riboldi avevano protestato fuori dal municipio.
Nell’occasione, come si ricorderà, Riboldi e l’Asl presentarono agli amministratori un piano di rilancio e riassetto dell’ospedale di Borgosesia e di alcuni servizi sanitari. Nel mirino di coloro che erano in piazza c’era soprattutto la riduzione delle funzioni (che molti hanno interpretato come una chiusura) del punto nascite. Per inciso, il progetto prevede che a Borgosesia si possa continuare a nascere, a patto che non si prospettino complicazioni o rischi. In questo caso si segue un percorso con l’ospedale di Vercelli.
Il procedimento disciplinare
Al momento non ci sono notizie ufficiali, ma pare che l’Asl abbia aperto un procedimento disciplinare ritenendo che alcuni dipendenti si siano espressi in maniera che potrebbe ledere l’immagine dell’azienda.
Chi ha ricevuto la lettera è stato convocato davanti al consiglio disciplinare dell’Asl, dove ovviamente potrà difendere le proprie ragioni.
La reazione di Pd e sindacati
Durissima la reazione dei sindacati, che in questo vede lesa la libertà di manifestare: la Cgil ha già annunciato che sarà al fianco di ogni lavoratore nel confronto con l’Azienda sanitaria.
«I lavoratori e le lavoratrici – aggiunge Domenico Rossi, segretario del Pd in Piemonte – hanno il diritto di manifestare il loro dissenso. Si tratta di un diritto previsto e tutelato dalla costituzione, per questo il provvedimento va ritirato immediatamente. Davvero l’assessore Riboldi vuole aprire un altro fronte sindacale dopo quello delle Molinette?»
Interviene anche la consigliera Simona Paonessa. «Agire con prepotenza ai danni dei lavoratori, per intimidire manifestazioni e azioni sindacali, è un atteggiamento che va condannato ad ogni livello».
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Ardmando
22 Agosto 2025 at 8:39
Molto bene, licenziamento per tutti.
Ennio
23 Agosto 2025 at 0:08
al di là delle battute, i medici mancano, a tutti i livelli, anche e soprattutto fuori dagli ospedali, i medici di base o vanno via o in pensione e non ci sono i sostituti, bensì dei “temporanei”.
il sostituto prenderebbe automaticamente il parco pazienti del medico precedente, uscente, mentre con un temporaneo bisogna fare la gara, il click day per accaparrarselo, se no si resta tagliati fuori.
E chi resterà tagliato fuori e affidato ai distretti ambulatoriali dove nessuno conosce la tua storia medica? i fragili, gli anziani, quelli senza assistenza informatica.
Io non sono né del PD né di altra sinistra, ma ugualmente grido: “DOV’È FINITA LA DEMOCRAZIA?”
E comincio ad averne piene le scatole di chi, asl o ministeri, accetta o promuove questi andazzi!!!!
Ennio
23 Agosto 2025 at 0:29
dimenticavo…
metà dei cartelli del 28 luglio dicevano “vogliamo più medici in valsesia”
questo sarebbe il reato contro cui asl vuole prendere provvedimenti?
che vergogna!