Seguici su

Cronaca

«Abbiamo provato a rianimarlo, ho sentito il suo ultimo respiro»

Pubblicato

il

«Abbiamo provato a rianimarlo, ho sentito il suo ultimo respiro». Il racconto dei ciclisti che hanno soccorso Carlo Bellotti sulla Traversagna.

«Abbiamo provato a rianimarlo, ho sentito il suo ultimo respiro»

Hanno provato a rianimarlo praticandogli il massaggio cardiaco, ma per Carlo Bellotti non c’è stato più nulla da fare. La tragedia è avvenuta lo scorso giovedì pomeriggio lungo la Traversagna. Il 55enne, che attualmente viveva a Borgosesia in località Agnona, era partito con la sua bicicletta, un giro che faceva spesso giusto per tenersi in forma. Lungo la Traversagna però è stato colto da un malore. E i primi a intervenire sono stati due ciclisti che erano di passaggio.

La testimonianza

«Stavo passando lì per caso quando ho visto questa persona in difficoltà – racconta uno dei due soccorritori -. C’era già un ciclista che si era fermato per prestargli le prime cure, aveva allertato il 118. Ho provato anche a praticargli il massaggio cardiaco, ma ho sentito il suo ultimo respiro poi il corpo non ha più risposto». I due soccorritori hanno tentato il tutto per tutto finchè non è arrivata l’ambulanza del 118. Ma ormai per Carlo Bellotti non c’era più nulla da fare, e e nulla sono valsi i tentativi per rianimarlo. «Per me è stata una scena agghiacciante – ricorda il soccorritore – che ricorderò sicuramente a lungo. Non conoscevo quell’uomo, ma mi dispiace immensamente per la sua famiglia e i suoi amici…»

Ieri il funerale

Il funerale dell’uomo è stato celebrato ieri, mercoledì 23 settembre, nella chiesa di Agnona. Lascia il figlio Matteo, Laura con la sua famiglia, i genitori Rita e Dario e Manuela con la sua famiglia. Tante le testimonianze di affetto e vicinanza ricevute dai famigliari in questi giorni.

LEGGI NOTIZIA OGGI DA CASA: IL TUO GIORNALE COMPLETO IN VERSIONE DIGITALE

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Roberto x

    25 Settembre 2020 at 8:42

    Spiace enormemente: lo conoscevo di vista e, cordialmente, ci si salutava.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *