Cronaca
Addio a Marco Scaramiglia, morto in Messico a 54 anni
L’uomo era andato in Centro America per provare a curare la malattia che l’aveva colpito ormai diversi anni fa
Addio Marcone. Ciao gigante buono. Riposa in pace supereroe. Questi alcuni messaggi postati su Facebook da amici e conoscenti per ricordare Marco Scaramiglia. L’uomo, residente a Roccapietra, è morto nei giorni scorsi all’età di 54 anni in Messico, dove si era recato per curare una malattia contro cui combatteva da tempo e che ha alla fine avuto il sopravvento nonostante il lungo viaggio in Centro America.
La Valsesia perde un volto conosciuto e una persona molto amata, a giudicare dalle parole di quanti lo conoscevano bene. Tra questi Riccardo Ferrari, uno dei suo migliori amici da sempre: «Marco era come un fratello, lo vedevo come un super eroe invincibile e credo che per quanti non lo conoscevano bene fosse difficile credere che stesse male. Lui non voleva darlo a vedere. Se devo trovare una frase per descriverlo, potrei dire che era il simbolo della libertà, se n’è andato l’amico di tutta la Valle. Il 90 per cento delle persone che lo conosceva gli voleva bene e non poteva che essere così».
La mole imponente contrastava con il suo carattere sempre gentile e disponibile con tutti. Spesso lo si vedeva in giro in sella alla motocicletta e del resto quella per i motori era una delle passioni della sua vita. «Veniva spesso ai raduni – lo ricorda Antonio Cesa – ed era davvero una persona buonissima, che oltre ad amare moto, jeep e camper, voleva bene anche agli animali. Lo vedevo in garage sempre alle prese con la sua moto, so che ha avuto anche un sidecar e che era appassionato di jeep e camper».
Numerosissime le persone che gli hanno voluto bene e che lui ha aiutato.
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