Cronaca
Augusto Festa Bianchet, dopo 16 anni nessun colpevole
Augusto Festa Bianchet, il ricordo di Biella
Nessuno ha mai pagato
Augusto venne brutalmente picchiato sotto i portici che oggi portano il suo nome. I suoi assassini si accanirono su di lui. Sbatterono la sua testa contro il muro, lo presero a calci e lo lasciarono a terra, in fin di vita. Qualcuno, rimasto anonimo, udì i lamenti del clochard e diede l’allarme da una cabina telefonica.
Il caso ottenne la ribalta nazionale, furano fatte indagini, vennero celebrati processi. A distanza di sedici anni, però, i colpevoli della morte di Augusto sono ancora senza nome.
Un uomo venne condannato a dieci anni per il concorso nell’omicidio. Era il supertestimone, morto pochi mesi più tardi. Non vennero mai individuati, invece, gli esecutori materiali. Due giovani biellesi furono accusati proprio dal supertestimone (la cui attendibilità venne però messa in dubbio a causa delle diverse versioni fornite nel corso del tempo), ma vennero ritenuti innocenti e assolti dalla Corte d’Assise d’Appello di Torino, al termine dell’iter giudiziario. Per quel sangue sotto i portici della Standa, quindi, nessuno ha mai pagat
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