Cronaca
Banda di spacciatori in cella grazie a una madre
Determinante la segnalazione di una donna, madre di un cliente
E’ stata una madre a far finire in cella quattro spacciatori clandestini. Disperata dalle condizioni del figlio che continuava ad assumere stupefacenti, era riuscita a intercettare un messaggio di uno dei spacciatori. Aveva quindi appuntato il numero e raccontato tutto ai carabinieri. I militari della compagnia di Novara hanno scoperto un vero e proprio traffico grazie alla segnalazione del genitore. Lunedì mattina hanno attuato un blitz mettendo fine alle illecite attività di un gruppo di marocchini protagonista di un “fiorente” traffico di stupefacenti nella zona boschiva/campestre del Comune di Galliate, nel parco del Ticino, muovendosi anche nei comuni di Cerano e di Bellinzago.
I militari hanno fatto anche irruzione nell’appartamento ritenuto il covo della banda sequestrando numerosi telefoniti cellulari. I quattro, tutti marocchini, uno dei quali con precedente condanna per stupefacenti (ritenuto il capo del “gruppo”), sono stati sottoposti a fermo e poi portati in carcere.
L’attività dei carabinieri ha consentito di ricostruire i movimenti e le responsabilità accertando svariate centinaia di episodi di spaccio di stupefacenti del tipo eroina (venduta a 30 euro al grammo), cocaina (venduta a 70 euro al grammo) ed hashish (venduto a 10 euro al grammo). Il giro d’affari stimato è stato pari a svariate migliaia di euro. La clientela, italiana, era variegata, persone di diversa estrazione sociale.
Gli arrestati sono Samir Choumi del 1992, Soufiane Khdach del 1993, Outmane Noujchi del 1996 e Nabil Sanhaji del 1994.
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