Cronaca
Cinque arresti per il medico accoltellato in Burundi
Tra questi anche l’ex convivente. Le origini di Franco De Simone erano a Villa del Bosco
Sino a qualche giorno fa a Villa del Bosco ancora non erano ancora comparse le epigrafi per annunciare i funerali del dottor Franco De Simone, ucciso a 64 anni in Burundi dove viveva ormai da tempo. Nel frattempo le indagini sono state chiuse, cinque le persone arrestate. Tra queste c’è l’ex convivente del medico i cui rapporti erano decisamente tesi anche secondo le confidenze che l’uomo avrebbe fatto ad alcuni amici. A ucciderlo una coltellata in pieno petto. De Simone era nato a Novara, ma aveva vissuto anche a Firenze e Torino seguendo il padre che era direttore di banca. Si laureò in medicina e iniziò da subito a lavorare con la Croce Rossa Internazionale nei paesi africani e con Medici senza frontiere.
Le sue origini erano a Villa del Bosco dove viveva il nonno e aveva vissuto il padre, anche lui tornava nella casa di famiglia ogni tanto. A Roasio invece aveva sposato Roseline Caviggia, chirurgo dell’Asl di Moncalieri. Dal loro matrimonio sono nati i figli Carlo e Roberta, che abita in paese proprio nella casa paterna. Franco De Simone faceva parte anche dell’Oftal di Vercelli, rientrava in Italia per partecipare ai pellegrinaggi di Lourdes e a Oropa.
Da tre anni invece aveva iniziato a lavorare all’ospedale di Kira, in Burundi e viveva nella capitale Bujumbura, in un quartiere residenziale, proprio dove è stato ritrovato il corpo. Dietro all’omicidio potrebbe esserci una vendetta da parte dell’ex convivente, una donna di nazionalità svedese ma di origini africane. Dalle testimonianze il medico in Africa era ben voluto da tutti per la sua opera umanitaria.
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