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Cronaca

Da Coggiola aveva truffato 66 persone con vendite fasulle sul web

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Il 30enne, comparso in tribunale a Biella, ha patteggiato

Ha messo a segno 66 truffe online, in tutta Italia, dalla sua abitazione di Coggiola: è stato condannato il 30enne ritenuto uno dei truffatori pià abili del web.

Su Internet proponeva la vendita del telefonino di ultima generazione: in realtà il prodotto non sarebbe mai arrivato all’acquirente che intanto aveva pagato la somma dovuta o l’anticipo. Tra il giugno e il luglio del 2014 inoltre era riuscito tramite il suo sito a piazzare materiale tecnologico per 25mila euro. La polizia postale di Biella con una indagine mirata gli chiuse il sito e lo denunciò per ben 66 truffe.

Davanti al tribunale di Biella è comparso Y. Z., di 30 anni, che ha patteggiato la pena di due anni con la condizionale. Il giudice ha inoltre condannato l’imputato al pagamento delle spese di costituzione di parte civile delle vittime e ha inoltre proceduto alla confisca della somma che la polizia postale di Biella aveva bloccato per cercare di risarcire almeno in parte gli acquirenti che erano rimasti beffati.

Sono state ben sette le udienze che si sono svolte sentendo testimoni e anche gli agenti della polizia postale che portarono avanti l’indagine. In una delle ultime udienze l’imputato tramite il proprio avvocato aveva chiesto la sospensione del processo in attesa di poter recuperare i fondi necessari per risarcire le vittime, ma il giudice non ha acconsentito.

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