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Cronaca

Delitto di Fara: l’omicida si scusa e va verso lo sconto di pena

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Delitto di Fara: al via il 16 marzo il processo. L’omicidio risale al 14 giugno 2020.

Delitto di Fara, il processo

Era il 14 giugno 2020 quando Paola Malavasi, di 51 anni, fu uccisa nella sua camera da letto a Fara. Si aprirà il 16 marzo davanti la Corte d’Assise di Novara il processo per il commerciante 73enne, Sergio Guerzoni.
Chiuse le indagini, il pubblico ministero Chantal Dameglio ha rinviato a giudizio l’uomo con l’accusa di omicidio aggravato da convivenza, ma non premeditato.
Un capo di imputazione che permetterebbe a Guerzoni e il suo legale, l’avvocato Massimo Zanari, di procedere con il rito abbreviato, beneficiando così di uno sconto di pena pari a un terzo. L’uomo, che si è detto pentito di quanto accaduto e attualmente sta svolgendo anche dei lavoretti in carcere, ha ammesso gli addebiti.

L’omicidio

L’uomo, subito dopo aver commesso l’omicidio, si era recato al comando dei carabinieri per costituirsi e raccontare quanto accaduto quella domenica pomeriggio nella sua abitazione di via XX Settembre. Il movente: la fine della relazione sentimentale con Paola durata dieci anni. Era stata la donna, dopo il lockdown primaverile, a voler interrompere quella relazione, ma Guerzoni non riusciva ad accettarlo e così quel pomeriggio, dopo averla invitata a casa per un chiarimento, colpiva la compagna tramortendola e strangolandola. Paola moriva per asfissia, senza avere avuto modo di reagire e liberarsi dal suo aggressore. L’uomo, dimostratosi pentito chiedendo scusa ai figli della vittima, si trova attualmente in carcere.

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