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Cronaca

Droga nei boschi di Ghemme: spacciatori a processo

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Droga nei boschi di Ghemme: spacciatori a processo.I prezzi andavano dai 20 euro per un grammo di eroina, 60 invece per la cocaina. Ma i clienti potevano anche scegliere tra hashish e marijuana.

Droga nei boschi di Ghemme

Nei boschi tra Carpignano, Fara e Ghemme avevano creato un vero e proprio market dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine dei carabinieri del 2019 che portò a individuare nove spacciatori che ora affronteranno il processo. Si tratta di uomini per lo più di origine nordafricana che era riuscita a mettere in piedi una organizzazione attenta a tutto.

Compiti diversi

Ognuno aveva il proprio compito. L’appuntamento veniva preso telefonicamente, il cliente ordinava il tipo di merce e la quantità. Quindi gli veniva indicato il luogo in cui trovarsi e l’ora. La consegna avveniva nei boschi. il cliente prendeva la stradina sterrata con l’auto e a un certo punto spuntava lo spacciatore che gli allungava l’involucro con la droga, mentre lui tirava fuori i soldi pattuiti

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All’interno dell’organizzazione criminale ognuno aveva il proprio compito: chi consegnava la sostanza stupefacente, chi invece prendeva gli appuntamenti e chi controllava eventuali movimenti sospetti. Inoltre i nove spacciatori riuscivano a organizzare più appuntamenti nello stesso momento in zone diverse del bosco. Un traffico che aveva fruttato un giro d’affari di diverse migliaia di euro.

Le indagini

L’attività di spaccio proseguiva da tempo, tanto che i movimenti delle auto erano state notati da diversi camminatori della zona e residenti. Erano stati loro proprio a insospettirsi di quel continuo via vai facendo una segnalazione ai carabinieri. Gli uomini dell’Arma con discrezione avevano iniziato a effettuare un servizio di osservazione, avute le prime conferme dell’attività di spaccio avevano monitorato il gruppo di spacciatori per un po’ di tempo in modo da poter fermare tutto il gruppo. Durante il servizio di appostamento alcuni clienti si rifornivano più volte a settimana di diverse sostanze stupefacenti. All’interno della radura inoltre i criminali avevano allestito una sorta di campo base dove attendere il cliente per la consegna della droga.

Quando l’operazione dei carabinieri erano state fermate nove persone che ora il 2 marzo si presenteranno davanti al gip per l’udienza preliminare, si tratta di nomi conosciuti con precedenti alle spalle, alcuni hanno diversi «alias» ovvero nomi finti e qualcuno detenuto in carcere. Nei loro confronti la pubblica accusa ha chiesto il rinvio a giudizio e quindi la discussione del processo.

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