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Cronaca

Evasione fiscale internazionale: due persone denunciate

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masserano amianto

Evasione fiscale tra Italia e Liechtenstein scoperta dalla guardia di finanza di Biella: omessa una dichiarazione di quasi 28 milioni.

Evasione fiscale internazionale

Imponente operazione per il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del comando provinciale della guardia di finanza di Biella. Le fiamme gialle hanno scoperto un caso di evasione fiscale internazionale. Lo riporta La Provincia di Biella. I finanzieri hanno appurato che una società, formalmente con sede in Liechtenstein, era di fatto residente in Italia. «Tale fenomeno, denominato esterovestizione – spiegano le fiamme gialle – consiste nella fittizia localizzazione della residenza fiscale all’estero, per sottrarsi agli adempimenti tributari previsti dall’ordinamento di reale appartenenza e beneficiare, conseguentemente, del regime impositivo più favorevole vigente nel paese prescelto».

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L’indagine

Le indagini sono partite nel dicembre 2018 e si sono concluse pochi giorni fa. Grazie a un’attività di intelligence, sono stati rilevati dei flussi di denaro per circa due milioni di euro provenienti da paradisi fiscali e confluiti sui conti correnti istituiti in Italia e intestati ad una società del Liechtenstein. È stata quindi informata la procura, che ha disposto l’acquisizione dei conti correnti intestati alla società e gli accertamenti del caso da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria.

La residenza fiscale

«Dall’approfondita analisi della documentazione bancaria è stato possibile ricondurre in Italia l’effettiva residenza fiscale della società – illustrano i finanzieri – In particolare, l’esame della documentazione acquisita ha consentito di dimostrare che la società è stata gestita interamente da persone italiane residenti in Italia e che nel paese estero non vi è mai stata alcuna amministrazione effettiva, ma solamente una mera domiciliazione. Inoltre, le indagini hanno permesso di dimostrare che l’unica attività economica svolta dalla società è consistita nell’acquisto di un complesso immobiliare di lusso, sito in una rinomata località turistica del Nord Italia, finalizzato alla successiva ristrutturazione e rivendita».

Le cifre

Proprio tale operazione immobiliare avrebbe consentito alla società di realizzare ingenti plusvalenze in totale evasione di imposta. «Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini di polizia giudiziaria – concludono le fiamme gialle – hanno permesso di constatare, ai fini dell’imposta sul reddito delle società e dell’imposta regionale sulle attività produttive, una base imponibile netta non dichiarata per un importo complessivo pari a euro 27.979.144,40, ai fini dell’I.V.A. un’imposta dovuta pari a euro 1.557.517,06, nonché di denunciare a piede libero di due persone fisiche, per il reato di omessa dichiarazione dei redditi in relazione a un’imposta evasa complessiva pari a euro 5.675.052,48».

Immagine di repertorio

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