Cronaca
Furti e rapine in tutto il Novarese: fermata una coppia
Furti e rapine in tutto il Novarese: fermata una coppia
Furti e rapine in tutto il Novarese: fermata una coppia
Obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria ed obbligo di dimora nel comune di residenza con la prescrizione di non allontanarsi senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Queste sono le misure cautelari irrogate dal Tribunale su richiesta della Procura di Novara a carico di un uomo e una donna di Novara di anni 30 e di anni 28, autori di numerosi furti e rapine ad esercizi commerciali nel novarese tra il mese di luglio e settembre 2021.
L’ordinanza di applicazione della misura cautelare è giunta all’epilogo di una intensa attività di Polizia Giudiziaria volta alla repressione di furti e rapine perpetrati, in particolar modo in danno di esercizi commerciali, condotta dagli Agenti della Polizia di Stato di Novara, avvenuti nel territorio provinciale, commessi nel periodo luglio e settembre 2021.
Nella commissione dei delitti, l’uomo avrebbe esternato una personalità complessa e aggressiva, fino al punto di usare violenza pur di ottenere la refurtiva e guadagnarsi l’impunità mentre la donna nel contempo avrebbe manifestato una evidente facilità nella commissione di reati contro il patrimonio, come nel caso dei furti e rapine perpetrati rispettivamente presso gli esercizi commerciali di Shun Fa e Conad di Novara, reati dai quali trae origine l’attività di indagine esperita dagli investigatori della Questura di Novara.
Infatti, è parsa preoccupante la ripetitività con cui venivano commessi i reati, e il breve lasso di tempo intercorrente tra un fatto reato e l’altro, che induceva a calibrare in ragione di ciò la replica investigativa, quando nella stessa giornata i soggetti, dopo aver “fallito” il colpo presso il supermercato Conad di via Beltrami in quanto scoperti dagli addetti alla vendita, si sono recati presso il supermercato Conad di via Biandrate dove sono riusciti a compiere il “colpo”, consistente in bottiglie di liquore.
Secondo l’ipotesi degli inquirenti, dunque, si è manifestato un quadro accusatorio di particolare gravità indiziaria che ha poi trovato conferma nelle misure cautelari emesse dal Tribunale di Novara.
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