Seguici su

Cronaca

Giochi erotici con le nipotine: valsesiano a processo

Pubblicato

il

Giochi erotici con le nipotine: valsesiano a processo.  Lo zio mostrava il film pornografico, poi costringeva una delle due a toccargli il pene. Una storia di quelle che non si vorrebbero mai sentire e che sta venendo fuori in questi giorni in tribunale a Vercelli.

Giochi erotici con le nipotine: valsesiano a processo

Sotto accusa un 57enne che oggi vive in un centro della bassa Valsesia. Per il momento, va sottolineato, si sono sentite le testimonianza portate dall’accusa, mentre a lui sarà data possibilità di difendersi nelle prossime udienze. Stando a quanto emerso finora, il quadro appare pesantissimo. In pratica, l’uomo avrebbe costretto le sue sue due nipoti a veri e propri atti sessuali. Le due erano giovanissime: all’epoca dei fatti, la più piccola andava addirittura alla scuola materna.
Tutto sarebbe iniziato quando la madre si era separata e si era trasferita con le figlie nello stesso centro dove all’epoca abitava lo zio.

LEGGI ANCHE Gattinara aperta comunità per minori: rinasce l’ex stazione | LE FOTO

L’inizio dell’incubo

L’uomo, la madre e le nipotine avrebbero iniziato a frequentarsi. Ma non nel modo giusto. Secondo l’accusa, il 57enne in più occasioni si sarebbe infatti appartato in una stanza con le due bambine, coinvolgendoli in giochi erotici. Per esempio, con una avrebbe guardato insieme un film pornografico, e poi l’avrebbe costretta a prendergli in mano il pene e a masturbarlo. Un’altra ha raccontato di essere stata obbligata a spalmargli una crema sul pene.

La denuncia

A lungo le due bambine, spaventate, non hanno avuto il coraggio di raccontare nulla. Poi i fatti sono iniziati a trapelare un po’ alla volta, a partire dal 2016. La bambina più piccola ha cominciato a confidarsi con un’operatrice sociale, chiamata come testimone.La ragazzina più grande aveva invece iniziato a far trapelare qualcosa confidandosi con la nuova compagna del padre, con il quale erano comunque rimasti in buoni rapporti. Poi sono saltate fuori anche delle chat scritte a un amico, anche quelle con racconti di espliciti atti sessuali a cui lo zio l’aveva coinvolta anni prima.
Alla fine è partita la denuncia e sono iniziate le indagini che hanno portato sul tavolo del gip materiale sufficiente per autorizzate il rinvio a giudizio dell’uomo. Nelle prossime udienze saranno l’uomo e i suoi difensori a poter raccontare la propria versione dei fatti.

Foto d’archivio

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *