Cronaca
Giostraio morto a Vallemosso, forse è stato un gioco erotico finito male
Tra gli inquirenti sta maturando un sospetto inquietante
Nessun diverbio, nessun regolamento di conti che poi è degenerato. Forse all’origine della morte del giostraio di Magenta che ha sconvolto Valle Mosso c’è una pratia erotica sfuggita al controllo dei due protagonisti, e culminata con la morte di una persona. E’ il sospetto che è venuto vedendo che il cadavre è stato ritrovato con i polsi legati con delle fascette (elemento difficile da collocare, se si dovesse pensare a una rissa tra i due) e in posizione prona.
Sarò l’autopsia a dire di più sul cadavere di Pietro Bello, il giostraio di 55 anni scomparso dalla sua abitazione di Magenta lo scorso 30 aprile e trovato morto nel fine settimana nell’abitazione Cristian Angileri, operatore ecologico di 40 anni arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
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