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Cronaca

Gli mette un collare che dà scosse elettriche “per educarlo”: il cane da caccia scappa

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collare elettrico

Gli mette un collare che dà scosse elettriche “per educarlo”: il cane da caccia scappa. Alla fine li hanno salvati i Carabinieri, due angeli capitati per caso. Nei giorni scorsi erano scappati via, forse intuendo che una vita da randagi sarebbe stata migliore di quella cui erano costretti… E come dar torto a due cani da caccia in fuga nel Cremonese, dato che uno di loro è stato trovato addirittura con un collare che dà scosse elettriche, evidentemente perché così il suo padrone appassionato di “arti” venatorie potesse più facilmente educarlo.

Collare che dà scosse elettriche “per educare” il cane

Come riporta Prima Cremona, c’è solo da immaginare la vita grama che dovevano condurre i cani  di proprietà di un giovane cacciatore di Pandino,  ora denunciato alla Procura di Cremona per maltrattamento di animali.

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Sono stati i carabinieri di Castelleone a ritrovarli e a recuperarli, per strada, durante un’attività congiunta della stazione di Castelleone e dei carabinieri forestali di Cremona. Uno dei cani da caccia  –  hanno immediatamente notato i militari –  indossava uno strano apparecchio elettronico installato sul collare. Un dispositivo radiocomandato, con una batteria e due elettrodi di metallo in grado di emettere scosse elettriche superficiali al collo dell’animale, probabilmente per controllarne le reazioni e renderlo mansueto “a comando”. Una pratica, ovviamente, illegale.

Al cacciatore bastava insomma premere un tasto e…

Il collare elettrico è stato immediatamente sequestrato e sono anche stati effettuati approfondimenti per capire se fosse utilizzabile. Dalle analisi di Ats Valpadana è emerso che il dispositivo era perfettamente funzionante e che il cane lo indossava senza alcuna protezione o isolamento gommato sugli elettrodi. Al cacciatore bastava insomma premere un tasto sul radiotelecomando, e l’animale veniva dolorosamente folgorato come da una sorta di taser perennemente agganciato al collo. Forse in modo da non causare lesioni ma certamente abbastanza da determinare sofferenza e stress. L’uomo, residente a Pandino, è stato  quindi denunciato.

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