Cronaca
I boschi di Suno di nuovo terra di spacciatori
Dopo gli arresti di aprile, nei giorni scorsi i carabinieri hanno fermato altri due nordafricani
I boschi attorno a Suno sono tornati a essere luogo di spaccio. Sono passati solo pochi mesi da quando i carabinieri avevano arrestato un gruppo di marocchini sorpresi a spacciare proprio nei boschi. Era aprile, e i militari erano risaliti alle attività illecite insospettiti dal costante movimento di auto in località “Costa Bella”.
Di recente i pusher sono tornati in zona, e con loro anche un centinaio di consumatori, tra cui diversi provenienti dalla Valsesia. Tutti pensavano che dopo la retata della scorsa primavera i controlli non ci sarebbero più stati. Ma così non è stato: pochi giorni fa i militari sono tornati in località “Costa Bella” e hanno fermato due giovani nordafricani con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Per il più giovane, il cui ruolo era quello di autista, è stato disposto l’obbligo di firma, il secondo è finito in carcere.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Momo, dopo alcune segnalazioni. Alla vista dei militari i due hanno cercato di fuggire in auto, lanciando la droga fuori dal finestrino. Altri pacchetti di hashish e un bilancino di precisione sono stati ritrovati con una successiva perquisizione.
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