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Cronaca

I furbetti del cartellino di Biella andavano in palestra, a fare l’orto e dall’estetista

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Qualcuno timbrava anche per i colleghi. Eppure si erano accorti della presenza delle telecamere

Più le notizie escono alla scoperta e più i “furbetti” del cartellino del Comune di Biella, tanto furbetti non sembrano. Già, perchè si erano accorti delle telecamere, tanto da scherzarci su dicendo che sembrava di essere al “Grande fratello”, eppure continuavano a timbrare per i colleghi oppure a entrare e uscire a loro piacimento dal palazzo comunale.

Dove andavano? Un po’ ovunque. Qualcuno (non è un errore, proprio un uomo) è stato sorpreso che andava a farsi la ceretta, altri al bar o a sbrigare commissioni in gastronomia o dal gommista oppure addirittura in palestra. Il tutto mentre dovevano essere in municipio a lavorare. 

Sono 33 i dipendenti finiti sotto inchiesta e per 8 di loro  il giudice per le indagini preliminari ha disposto il divieto di dimora a Biella, per evitare che possano andare in municipio.

Tra i casi scoperti grazie alle telecamere, c’è anche chi andava a curare l’orto, chi portava i rifiuti all’ecocentro e chi tentava la fortuna in tabaccheria, magari proprio per non andare più a lavorare. 

Tra gli indagati anche due funzionari, che non hanno obbligo di timbrare il cartellino. Uno di loro ha usato l’auto di servizio per usi personali. 

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